Cgil, Cisl e Uil dei Vigili del Fuoco proclamano lo stato di agitazione del corpo. In una lettera inviata al premier Conte, al ministro dell’Interno Salvini e ai vertici dei Vigili del Fuoco, i sindacati, fa sapere la Fp Cgil Vvf, denunciano “lo stato di grave disagio in cui versa il corpo, a partire dall’esigenza di prevedere risorse adeguate e specifiche per riconoscere economicamente l’elevata professionalità, il rischio e la specificità di una professione unica nel suo genere anche attraverso rinnovo del contratto, insieme all’esigenza di una assicurazione Inail contro gli infortuni e le malattie professionali, alla previdenza complementare e a nuove assunzioni e interventi su mezzi e attrezzature“.
La Fp Cgil Vigili del Fuoco ricorda, inoltre, come “in alcune recenti iniziative, anche di carattere pubblico, esponenti del Governo hanno dato ampio risalto alla prossima emanazione di un testo normativo che dovrebbe prevedere un impegno finanziario utile a migliorare le condizioni stipendiali e previdenziali al fine di renderle analoghe a quelle del personale appartenente agli altri Corpi dello Stato, anche attraverso un reale riconoscimento della specificità professionale delle lavoratrici e dei lavoratori del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, e che, a tutt’oggi, non risulta ancora definitivamente elaborato e avviato nel suo iter parlamentare”.
Diverse le questioni sul tappeto. In sintesi le ragioni della Fp Cgil Vigili del Fuoco: “Risorse inadeguate per il rinnovo dei contratti; interventi sul tema inquadramenti e progressioni di carriere; l’avvio di un sistema previdenziale complementare; nuove assunzioni per affrontare le gravi carenze di organico; il rinnovo di mezzi e strumenti e investimenti sulla formazione; l’assicurazione Inail per i componenti del corpo; la defiscalizzazione dell’indennità accessorie e l’adeguamento dei compensi al personale chiamato a svolgere i servizi di vigilanza antincendio”.
Il tutto mentre preoccupa l’iter del provvedimento relativo alle Autonomie Regionali “che metterebbe in discussione l’attuale struttura nazionale del Corpo dei Vigili del Fuoco che riteniamo assolutamente confacente alle necessità in ambito di salvaguardia del territorio e del soccorso al cittadino”. Questi i temi, e le mancate risposte, che hanno indotto Fp Cgil Vigili del Fuoco, insieme a Fns Cisl e Uil Pa Vigili del Fuoco, a proclamare lo stato di agitazione: “Stante le attese e le mancate risposte alle richieste sindacali sopra citate e a fronte del pesante disagio sofferto dal personale del Corpo per la situazione in cui versa complessivamente il servizio proclamano lo stato di agitazione e chiedono l’attivazione delle procedure di raffreddamento”, conclude la Fp Cgil Vvf.