UNA PROPOSTA RAGIONEVOLE
Mercoledì 22 maggio è stato sottoscritto un verbale di intesa che recepisce le richieste delle OO.SS volte a superare i primi problemi emersi dalla riorganizzazione degli Uffici territoriali Atti pubblici, successioni, registro e rimborsi Iva nonché dei servizi estimativi – OMI.
L’Amministrazione ha garantito che il personale che svolge attività in materia registro e rimborsi IVA continuerà a svolgere le stesse attività presso le attuali sedi di servizio, così come ha assicurato per il personale impegnato nelle attività delle Aree Servizi estimativi – OMI, la permanenza nelle attuali sedi.
L’Amministrazione ha altresì condiviso di programmare entro l’anno un confronto tra le Parti al fine di rivalutare il modello qualora siano palesi delle criticità.
Tale risultato è frutto del confronto e delle proposte avanzate al tavolo per cercare di sopperire a un modello di riorganizzazione che non solo rischia di alimentare criticità in ben 72 uffici con ricadute negative sul personale coinvolto, ma che non trova giustificazione nemmeno nella logica del
miglioramento del servizio.
Per quanto riguarda il servizio stime e OMI, si sta delocalizzando un’attività che è legata prettamente al territorio (basti pensare alla Commissione provinciale espropri e alle microzone); di conseguenza il personale che vi lavora deveavere una conoscenza specifica del territorio in cui si lavora.
L’attività estimativa deve essere svolta solamente da quei colleghi che, da anni e in continuo aggiornamento, conoscono il mercato immobiliare di zona.
E’ da tenere in considerazione anche la carenza organica degli Uffici del territorio, dovuta a una scelta miope dell’Agenzia che, a distanza di anni dall’accorpamento Entrate/Territorio, non ha tuttora definito un piano di assunzioni mirato di profili tecnici, necessari al buon funzionamento degli UPT.
In moltissimi uffici infatti i tecnici sono condivisi tra i Servizi Tecnici e Servizi Estimativi. Una delocalizzazione del personale inciderebbe negativamente sull’organizzazione interna degli uffici. Di conseguenza è nell’ordine delle cose che questa attività, in quanto attività tecnica, si rapporti costantemente con iservizi catastali della stessa DP (anch’essi servizi tecnici).
La CGIL ha perciò avanzato la proposta di far confluire l’area dei Servizi estimativi nell’area dei Servizi catastali considerando che entrambi sonoSERVIZI TECNICI.
In questo modo, ogni DP, anche di piccole dimensioni, si potrebbe istituire un’AREA TECNICA alla quale farebbe capo una figura di responsabilità già prevista dal nuovo modello organizzativo.
il verbale sottoscritto tra le OO.SS e l’Amministrazione il 22 maggio lascia aperta la partita.
Apprendiamo perciò con divertito stupore che il risultato ottenuto sarebbe merito di un’organizzazione sindacale non presente all’incontro e che, ormai priva di strategia e di senso del ridicolo, si esibisce nell’ennesima prova di comicità allegando al suo volantino il verbale sottoscritto dalle altre
organizzazione sindacali. La forza del pensiero
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Elena Ciola Luciano Boldorini