Non ci stanno ad essere prigionieri di un uso propagandistico della sicurezza per soli fini elettorali. Vogliono che il loro lavoro, prezioso e a tutela dei cittadini e delle istituzioni, sia valorizzato nelle condizioni di vita, di lavoro e nel riconoscimento economico. Per queste ragioni oggi gli operatori di Polizia, dietro le bandiere di Cgil, Silp Cgil e Fp Cgil, sono scesi in piazza in tutta Italia, in presidi promossi davanti le prefetture, per sensibilizzare la società civile, a partire dal puntare l’indice contro le promesse non mantenute del governo, che hanno definito, del ‘cambia-niente’, ovvero: “Niente rinnovo contrattuale: solo 6 euro lordi a testa come automatismo”.
Dal presidio di Roma, nei pressi della Prefettura in piazza Venezia, il responsabile della Fp Cgil Polizia Penitenziaria, Massimiliano Prestini, ha affermato: “Chiediamo investimenti concreti che possano migliorare le condizioni di vita e di lavoro del personale di polizia. Nel mese di aprile i lavoratori si troveranno in busta paga solo i 6 euro di aumento dell’indennità di vacanza contrattuale”.
Il contratto di lavoro, infatti, per quel che attiene la parte economica, è scaduto da quattro mesi, mentre la coda contrattuale e la parte normativa relative al vecchio accordo pare non interessino al governo, come aggiunge Prestini: “L’attuale governo non ha voluto aprire un confronto per mettere mano alla parte normativa del contratto e non ha stanziato risorse necessarie per garantire un rinnovo contrattuale adeguato. Siamo stanchi di essere usati come strumento di propaganda elettorale. Servono investimenti concreti nel settore a partire da quelli necessari per il rinnovo del contratto”. Tante le città coinvolte dai presidi di Cgil, Fp e Silp, con un obiettivo preciso: il rinnovo del contratto, il solo strumento – concreto e non propagandistico – per restituire agli operatori di polizia piena dignità.