“Un bollettino di guerra più che un annuario statistico. Il nuovo conto annuale dello Stato disegna una Pubblica amministrazione in estrema difficoltà, stretta tra una forte emorragia di dipendenti pubblici e un’età media molto alta. Il risultato di scelte politiche scellerate che continuano a perpetuarsi, senza che ci sia in vista alcun cambiamento”. Così la Fp Cgil commenta, in una prima lettura, i dati che emergono dal nuovo conto annuale della Ragioneria generale dello Stato relativo al quadro del lavoro pubblico, sottolineando “la necessità di un piano di occupazione, servono assunzioni subito“.
Il blocco del turn over ha, nei fatti, spiega la Funzione Pubblica Cgil, “inceppato la macchina pubblica, determinando allo stesso tempo una crescita esponenziale del precariato. Dai dati del Conto annuale emerge che il personale precario è aumentato nel corso degli ultimi dieci anni presi in esame del 72,2% nei ministeri e del 39,8% negli enti locali. Dati da leggere in parallelo con la contrazione di dipendenti pubblici. Eccone alcuni: gli Enti pubblici non economici hanno perso il 27,6% degli addetti, gli enti locali il 16,8%, i ministeri il 18,4% e in sanità sono calati del 6,2%. Dati che dimostrano come aver garantito l’offerta di servizi sia stato un vero e proprio miracolo“.
Per il sindacato dei servizi pubblici della Cgil si tratta “solo di alcuni dei dati che, se intersecati con l’età media pari a 50,6 anni e con le previsioni che danno circa 900 mila dipendenti pubblici oltre i 60 anni nel 2022, dimostrano quanto sia ormai ineluttabile dare corso ad un piano straordinario di nuova occupazione nella Pa. Ne vale della sopravvivenza stessa della Pubblica amministrazione. Una scelta non più rinviabile, un investimento sul futuro del paese, che passa attraverso #AssunzioniSubito“, conclude.