Dopo quello di Bari è la volta del Cara di Mineo, il centro di accoglienza per richiedenti asilo prossimo alla chiusura, in conseguenza dell’attuazione del decreto sicurezza.
Chiudere la struttura significa mandare in mezzo a una strada 900 lavoratori, tra cuochi, insegnanti, addetti alle pulizie, assistenti sociali, psicologi, mediatori culturali, operatori e tanti altri lavoratori.
Una misura inammissibile che grava sulla pelle dei lavoratori, sulla qualità e quantità dei servizi sul territorio e che determina, al contrario di quanto si propone, un ennesimo fattore di insicurezza.
Per questo abbiamo deciso di andare in Sicilia, al Cara di Mineo, e di parlare con i lavoratori coinvolti.
Saremo lì venerdì 29 marzo a raccogliere la testimonianza dei protagonisti stessi di questa vicenda.
Interverranno poi Maria Grazia Gabrielli (segretaria generale Filcams Cgil), Serena Sorrentino (segretaria generale Fp Cgil) e Maurizio Landini (segretario generale Cgil).