Tra gli effetti collaterali più evidenti di ‘’quota 100’’ c’è quella che si può definire una vera e propria fuga dei pubblici dipendenti verso la pensione. Un’emorragia che si somma a una situazione già consolidata di invecchiamento, con ripercussioni molto gravi, tali da far cadere a pezzi l’intero sistema pubblico. Serena Sorrentino, segretaria generale della Fp Cgil, parla di un rischio ‘’desertificazione’’, evitabile solo con un piano straordinario di nuova occupazione che prevede 500 mila assunzioni in tre anni, per compensare il flusso di uscita di pari entità.
Sorrentino, vi aspettavate questa fuga dal pubblico impiego?
Era presumibile. Quando abbiamo fatto il nostro studio sui pensionamenti nella Pubblica amministrazione, è emerso che, a riforma Fornero invariata, nei prossimi due anni le uscite sarebbero state già 500 mila, di cui 146 mila solo quest’anno, più altri 120 mila, come ci segnala la Flc Cgil, nella scuola. Ovviamente, quota 100 ha un effetto moltiplicativo. Cosa che peraltro avevamo fatto presente al governo.
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