Potenziare l’occupazione nel pubblico e rendere sempre più forte la contrattazione. Sono queste le battaglie che la Fp Cgil, non da oggi, ha intrapreso e che in una giornata dedicata alle donne declina sul versante femminile. La Funzione Pubblica Cgil è stata infatti protagonista oggi (7 marzo), alla vigilia della Giornata internazionale delle donne, di due diverse iniziative, rilanciando – con le dovute specificità – il suo messaggio sulla questione di genere in termini di nuova occupazione e contrattazione dedicata, in linea con le parole che da sempre caratterizzano l’agire della categoria: Funzione Pubblica è Femminile Plurale.
Oggi infatti, nell’ambito di una iniziativa organizzata dalla Fp Cgil Roma e Lazio dal titolo ‘Verso le donne – Prendiamoci cura dei nostri diritti’, Serena Sorrentino, segretaria generale della Fp Nazionale, ha osservato: “Abbiamo registrato una battuta d’arresto quando abbiamo cominciato a chiedere parità. Uomini e donne hanno esigenze differenti. Se utilizzo politiche uguali non ottengo un risultato paritario. Provocatoriamente parlo di ‘contrattazione dispari’. Quando il pubblico arretra e ci sono meno servizi noi ritorniamo in quel ricatto delle società moderne in cui diminuisce la partecipazione femminile perché conviene più assistere i figli che pagare un asilo privato”. Nel nostro Paese, ha aggiunto Sorrentino, “le reti di welfare non si sono mai sviluppate. Abbiamo sempre di più fenomeni di impoverimento delle reti sociali, si rompono i legami di comunità. Le persone si sentono sole e impaurite e preferiscono chiudersi. Sono due le battaglie che porteremo avanti: potenziare l’occupazione nel pubblico e rendere sempre più forte la contrattazione, che garantisce alle persone di non rimanere escluse. La battaglia si vince se facciamo rete, se usciamo dall’isolamento e usciamo dal silenzio“.
Su questa stessa linea l’intervento della Fp Cgil Nazionale oggi all’iniziativa promossa dal Comitato per le Pari Opportunità della Polizia Penitenziaria, dal titolo ‘Respect – Oggi come sempre io sono mia!’. Focus in questo caso la presenza e il ruolo delle donne nel Corpo di Polizia Penitenziaria. Al cospetto, tra gli altri, dei vertici del Dap e del sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone, Lara Verbigrazia della Fp Cgil Nazionale ha puntato il dito contro un sistema, quello carcerario, che continua a discriminare le donne. “Come Funzione Pubblica Cgil – ha affermato – rivendichiamo da anni assunzioni di personale di polizia penitenziaria, lo stiamo facendo in modo costante e continuo, attraverso ogni mezzo possibile. In questo settore poi le assunzioni devono essere indirizzate specificatamente sul personale femminile. È necessario infatti l’ingresso di un numero congruo di donne utile a consentire la copertura del (profondo) divario attualmente esistente per coprire le necessità reali di personale femminile”. Sono ancora, infatti, discriminate le donne nella possibilità di ricoprire ruoli diversi da quelli in ‘sezione’, con tutto ciò che ne consegue “non solamente in termini di crescita lavorativa ma anche sul futuro pensionistico delle donne lavoratrici”.
Quanto al tema della contrattazione di genere, nel contesto specifico della Polizia Penitenziaria, Verbigrazia ha osservato: “Siamo ancora molto lontane. Sentiamo forte l’obbligo e la necessità di affrontare attraverso la contrattazione decentrata la valorizzazione dei diritti delle lavoratrici e la loro integrazione nel lavoro. E proprio per questo abbiamo presentato la piattaforma per le pari opportunità tra uomini e donne negli istituti di reclusione e pena che si pone l’obiettivo di rimuovere le cause culturali ed organizzative che producono discriminazioni dirette ed indirette e di favorire attraverso la partecipazione ed il coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori, la loro valorizzazione personale e professionale”, ha concluso.