Ieri 4 marzo 2019, a Torino, dopo una lunga sospensione, è ripreso il confronto per il rinnovo del
Contratto nazionale.
Come ricorderete, dopo aver quasi concluso la riformulazione della parte normativa, la discussione
era stata sospesa quando si stava affrontando la parte economica.
Abbiamo affrontato alcuni argomenti che erano rimasti in sospeso ed abbiamo ridiscusso parte di
quanto avevamo già condiviso, poiché per le materie inerenti il mercato del lavoro si deve tener conto del Decreto Dignità.
Nello specifico, abbiamo condiviso di:
– aggiornare l’articolo relativo al tempo determinato tenendo conto delle nuove limitazioni
temporali (12 mesi acausali, 24 mesi con le causali)
– ridurre del numero di proroghe e rinnovi (da 5 a 4)
– inserire le causali previste dalla legge
– introdurre un limite complessivo pari al 30%, tra contratti a tempo determinato e
somministrazione a tempo determinato.
Su richiesta della controparte si è avviato il confronto:
– sul lavoro stagionale, specialmente per quanto riguarda le attività di soggiorno e le strutture
ricettive, condividendo la necessità di perimetrare correttamente la stagionalità al fine di evitare
utilizzi non conformi, penalizzanti per le lavoratrici ed i lavoratori
– sulla necessità della controparte di introdurre un nuovo articolo per regolamentare l’obbligo di
residenza notturna in struttura; nella loro ipotesi si prevede un’indennità per turno pari a 30 euro
– sulla necessità di specificare correttamente le modalità di calcolo delle quote di riserva in
materia di lavoratori svantaggiati.
Nella seconda parte dell’incontro, in merito alla decorrenza del nuovo CCNL, abbiamo convenuto
che sarà 1.01.2017 – 31.12.2019.
Per quanto riguarda la parte economica, la controparte ha confermato le criticità politico/strutturali
del sistema dei servizi nelle regioni, dovuta soprattutto al blocco delle tariffe, che perdura da troppo tempo,e, pertanto, ha dichiarato l’estrema difficoltà a confermare la proposta di aumento già avanzata oltre un anno fa.
Pur comprendendo le difficoltà e le criticità, che sono però comuni in tutto il Terzo Settore, unitariamente alle altre organizzazioni sindacali, abbiamo respinto la loro proposta economica poiché la consideriamo insufficiente e non riteniamo possibile sottoscrivere il CCNL a queste condizioni.
Nel tempo che ci separa dal prossimo incontro, abbiamo convenuto di avviare una riflessione comune per individuare soluzioni che rispondano alle legittime aspettative retributive del personale, pur tenendo conto della compatibilità economico-finanziarie e della sostenibilità complessiva.
Il prossimo incontro è stato fissato per venerdì 29 marzo, con l’obiettivo di chiudere la parte normativa e di riprendere il confronto sulla parte economica.
Comparto Sanità/SSAEP Il Segretario Nazionale Sanità/SSAEP
Fp Cgil Nazionale Fp Cgil Nazionale
Gianluca Mezzadri Michele Vannini