Prima dell’inizio della riunione, il Direttore Generale Barbara Luisi, su richiesta delle scriventi OO.SS., fornisce le seguenti informazioni nel merito della situazione dei buoni pasto.
Informa che sono in corso di risoluzione alcune problematiche relative all’erogazione dei buoni pasti, che saranno quindi nella disponibilità dei dipendenti nei prossimi giorni.
Per la vicenda relativa ai buoni Qui ticket afferma inoltre, che i tempi sono prossimi per una effettiva restituzione ai lavoratori dei buoni che in passato non è stato possibile spendere, avendo destinato in un apposito capitolo di spesa del Ministero, i necessari fondi.
Per la vicenda del bar nella sede di Via Molise, informa inoltre, che sono andate a buon fine le verifiche sull’offerta vincitrice.
La riunione si apre con le scriventi che ricordano al Segretario di aver chiesto mediante lettera del 30 gennaio un incontro al Ministro per discutere del riordino del ministero, in relazione soprattutto all’esigenza di assunzioni per far fronte alla carenza di personale, alla quale non è stata data risposta.
Affermano inoltre, che 102 assunzioni straordinarie sono insufficienti e che i tempi per le ordinarie rischiano di essere troppo lunghi.
Ricordano, che in altri ministeri, sono stati più propositivi con un aumento anche delle dotazioni organiche e non solo in tema di assunzioni straordinarie.
Sottolineano le difficoltà degli Ispettorati territoriali che rischiano il blocco delle attività, con situazioni al limite della chiusura
Ricordano le numerose esternalizzazioni effettuate e la presenza di personale di società
esterne che svolge da anni attività strutturali del Ministero.
Evidenziano l’esigenza di trovare riconoscimenti delle professionalità per il personale che
rimane a seguito dei numerosi pensionamenti per il sovraccarico di lavoro al quale è sottoposto.
Chiedono quindi, con chiarezza, che cosa si intende fare di questo Ministero e delle sue
funzioni strategiche, a seguito dai recenti ed allarmanti articoli usciti sui principali quotidiani.
Ricordano al Segretario Generale, che lo stesso è presente in rappresentanza del Ministro e
che la discussione dovrà essere di natura politica sul futuro del Mise, rimarcando la necessità di un
confronto con le OO.SS. sul tema, confronto peraltro previsto dal vigente CCNL. La sua assenza
configurerebbe una lesione delle prerogative sindacali.
Mentre tutte le OO.SS. in rappresentanza delle Aree e della dirigenza, dichiarano l’urgente
necessità di nuove assunzioni per far fronte alle numerose e strategiche funzioni di questo dicastero,
Confintesa sottolinea, nello stupore generale, con riferimento alle dotazioni di personale al MiSE,
che i dipendenti della Pubblica Amministrazione in Italia sono troppi. Peccato che i dati e le
statistiche europee, dicano esattamente il contrario. Basterebbe realmente documentarsi.
Abbiamo quindi ricordato la carente interlocuzione col MEF, che da tempo rifiuta di riconoscere
somme spettanti ai lavoratori MiSE, senza adeguate motivazioni. A tal proposito risulta urgente un
intervento diretto degli organi politici, anche per trovare, quanto prima, modalità per incrementare il
salario accessorio o le indennità di amministrazione. È quanto mai grave che il riallineamento delle
diverse indennità di amministrazione dei dipendenti provenienti dai Ministeri confluiti nel MiSE sia
dovuto avvenire con le risorse del FUA, destinate alla produttività dei lavoratori, a differenza di
quanto avvenuto in molte altre Amministrazioni dove le relative risorse sono state aggiuntive. In
generale si è rappresentato lo scollamento tra il peso che l’attuale ministro riveste nel Governo e lo
stato di abbandono in cui versa il Ministero e i suoi lavoratori.
Nel merito delle nostre richieste, la risposta del Segretario è stata al
momento deficitaria.
Ricordiamo i punti dallo stesso sottolineati:
– le assunzioni saranno da ponderare globalmente, considerando gli stati di fatto e le reali
esigenze. Per ora sono previste 102 assunzioni straordinarie ed un centinaio in ordinario entro
2020;
– la riorganizzazione è in una fase progettuale di studio sulle attività delle Direzioni e delle
singole divisioni, al fine di rendere più efficiente la struttura ministeriale e quindi non è stata
comunicata né ufficialmente né ai sindacati né agli organi di stampa;
– il progetto di riordino sarà pronto a giugno e per tempo sarà avviato il dovuto confronto con
le OO.SS. e che, di conseguenza, il quadro organico sulle assunzioni si avrà solo finita questa
fase di studio;
– è favorevole ad attingere da graduatorie esistenti;
– in merito all’aumento della dotazione organica prevista da altre Amministrazioni Centrali,
ritiene che ogni Ministero affronti diversamente quelle che sono le proprie esigenze;
– intende trovare le modalità per redistribuire i risparmi di gestione derivanti da
riorganizzazione, con un incremento dell’ indennità amministrativa e perequazione
collegando i risparmi di spesa con l’incremento del Fondo Risorse Decentrate (ex FUA).
Su quest’ultimo punto, gli abbiamo per l’ennesima volta ricordato che in passato siano già
avvenute delle razionalizzazioni, ma che i risparmi non siano mai transitati nelle disponibilità del
MISE, per una irragionevole opposizione del MEF. In tal senso, si è reso disponibile ad aprire un
tavolo con il MEF sul tema e su tutte le altre somme spettanti al personale MiSE ma non
riconosciute. Ha inoltre voluto condividere l’idea di voler prevedere una piccola indennità per il
personale del Segretariato, nella considerazione che lo stesso non solo svolge attività correlate alla
mission istituzionale, ma opera anche per l’attuazione di alcuni punti del contratto di governo.
Il Segretario, sul tema dei passaggi d’area, concorda con l’esigenza di effettuarne secondo i
numeri consentiti dalle attuali norme, tenendo conto dei titoli di accesso previsti per l’area, come
peraltro previsto dalla Legge.
Concorda inoltre con la possibilità di progressioni di fascia economica interne alle aree, e
per far passare il personale meritevole che non ha beneficiato di incrementi nelle ultime due
precedenti progressioni economiche.
Propone ai sindacati una soluzione condivisa sui criteri da adottare nel merito.
Sull’annosa questione della delibera CIPE 51/2017 (progetti PON/POI), afferma di essere
entrato, in qualità di rappresentante MISE, nel Comitato d’indirizzo ristretto e che nella stessa sede,
il 20 febbraio, si è provveduto a definire i criteri e i requisiti dei progetti le cui risorse possono
confluire nel Fondo dei lavoratori. Tra un mese circa si terrà la riunione per approvare i progetti
consentendo così di far confluire le risorse nel Fondo dei lavoratori MiSE e avviare la
contrattazione per la loro destinazione.
Alle 12,30 la riunione si è chiusa, con il Segretario che si è reso disponibile ad incontrare le
parti sindacali nuovamente. Incontro reso necessario dai mancati chiarimenti nel merito della
riorganizzazione e delle prospettive del MISE, cosa che se dovesse ulteriormente perdurare,
renderebbe necessario avviare tutte le azioni consentite a tutela del personale MiSE.
L’incontro si terrà nella terza settimana di marzo e per quella data ci aspettiamo di
essere informati, magari non dagli organi di stampa.
FP CGIL – MiSE CISL FP- MiSE UIL PA
Manuela Benevento Carlo Filacchioni Stefano Fricano