Mit: Comunicato del 31 gennaio 2019

31 Gennaio 2019

Si sta lavorando…

L’incontro richiesto dalle OO.SS. circa l’Agenzia ANSFISA prevista dal cosiddetto Decreto Genova,
si è svolto in un clima che potremmo definire di attesa, circa il lavoro che l’Amministrazione sta
svolgendo per concludere il percorso di attuazione della norma che, a tutt’oggi, vede solo la
certezza di trasferimento in blocco delle funzioni e del personale afferente l’ANSF, ma che deve
chiarire cosa, dalle precedenti imputazioni di responsabilità incardinate sugli USTIF e sulle
DGVCA, migrano verso ASFISA. Come FP CGIL abbiamo ribadito, in prima battura, la nostra
contrarietà ad un processo che invece di essere di rafforzamento delle strutture MIT, va nella
direzione opposta con costruzione di ulteriori tecnostrutture che, oltre a far lievitare i costi che,
ovviamente, saranno a carico di tutti i contribuenti (basti pensare alle retribuzioni dei dirigenti di
nuova nomina e alle posizioni apicali della nuova agenzia) le svuotano di fatto di funzioni e di
compiti istituzionali. In tal senso abbiamo ribadito la nostra netta contrarietà anche sull’operazione,
prevista dalla Legge di Bilancio, circa la costituenda Centrale per la progettazione di opere
pubbliche presentando, in tal senso, le prime firme dei lavoratori raccolte da CGIL CISL e UIL nei
vari Provveditorati a sostegno della vertenza in essere. Abbiamo poi sottolineato che, essendo i
lavoratori della nuova Agenzia AFISA sottoposti al contratto delle Funzioni Centrali con le tabelle
economiche ENAC, bisognerà che i processi di mobilità verso quell’agenzia dovranno essere
governati da un accordo tra Amministrazione e OO.SS. circa le regole che sarà utile applicare.
Infine, abbiamo ribadito come tutta questa operazione possa aver riflessi anche sulla questione
degli organici, invitando l’amministrazione a porre in essere i necessari confronti con parte
sindacale circa le attivazioni possibili di concorsi, già previsti da norme di legge, che, a nostro
parere, debbono poter avere ricadute, nella misura massima possibile, anche sui lavoratori MIT
che hanno i titoli per aspirare ai cosiddetti passaggi di area.

Paolo Camardella
Coordinatore Nazionale Mit

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