TIPOGRAFIE TRIBUTARIE? NO, GRAZIE!!!
Chiediamo più attenzione per i lavoratori delle Commissioni.
Abbiamo letto con molto interesse la delibera del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria numero 98/2019 del 22 gennaio u.s..
Troviamo condivisibili diversi concetti espressi in tale delibera, a partire dal fatto che riteniamo assolutamente giusto riconoscere l’aumento del compenso fisso mensile di 80 euro ai giudici, “anche al fine di compensare il sostenimento dei costi di natura informatica in ragione della prevista obbligatorietà, a decorrere dal 1° luglio 2019, dell’utilizzo delle modalità telematiche per la notifica e il deposito degli atti processuali, dei documenti e dei provvedimenti giurisdizionali”.
Lo sarebbe stato ancora di più se si fosse tenuto conto, un minimo, anche dei disagi del personale amministrativo.
Ancora più condivisibile, non fosse altro perché, a nostro giudizio, riguarda in modo più specifico i lavoratori delle segreterie delle Commissioni Tributarie, è la parte in cui si dice che “L’acquisto di hardware, software, connessioni veloci, stampanti, toner e carta, o l’attaccamento continuo ai video terminali con rischi per la vista, avrebbero meritato maggiore considerazione.”
Infatti se tutto questo vale per i giudici, a maggior ragione deve valere per i lavoratori delle CC.TT. che ormai trascorrono l’intera giornata lavorativa davanti agli schermi dei computer per completare i fascicoli telematici, scaricare file, verificare l’esattezza dei dati, correggere i frequentissimi errori e le anomalie o effettuare scansioni del cartaceo. É infatti indubbio che tale attività in breve tempo può
provocare disturbi alla vista, come è ormai assodato che questo tipo di attività contribuisce a far crescere lo stress da lavoro-correlato e causare alienazione.
Le cose condivisibili si fermano qui però, infatti, non troviamo condivisibile la richiesta che il CPGT fa al personale delle segreterie “In considerazione dell’eccezionalità del momento … , dovrà essere sempre assicurata da parte della segreteria, ove il giudice ne faccia richiesta, la stampa di atti e documenti depositati telematicamente, soprattutto laddove si tratti di ‘file’ di grandi dimensioni.”
L’introduzione del PTT aveva lo scopo di apportare vantaggi in termini di semplificazione, trasparenza degli adempimenti processuali e di durata del contenzioso, oltre all’abbattimento dei costi (meno carta, meno spazi, meno archivi materiali).
La richiesta che i giudici fanno va completamente dal lato opposto, costringendo le segreterie a stampare “soprattutto file di grandi dimensioni” vanificando di fatto parte dello scopo del PTT, senza considerare poi che stampare grossi quantitativi di documenti può portare a seri problemi di salute laddove gli uffici non sono attrezzati per farlo in sicurezza.
Appare curioso come cambiando gli attori cambiano anche i rischi, alcuni sono più delicati di altri.
Dopo il completamento del fascicolo telematico tramite la scansione del cartaceo, imposto entro 30 giorni in caso di depositi tramite il PTT, adesso si andrebbe a pretendere la stampa dei depositi telematici per il completamento del fascicolo cartaceo. Siamo davvero all’assurdo.
È mai possibile che qualcuno pensi che gli uffici di segreteria delle Commissioni Tributarie siano delle “stamperie”?
Duole rilevare come non vi sia stata sinora, né da parte dell’Amministrazione né da parte dei giudici, alcuna considerazione per il personale delle Commissioni che, da quando il PTT è attivo (dal 15 luglio 2017 su tutto il territorio nazionale, a conclusione di una graduale estensione iniziata il 1° dicembre 2015) deve far fronte a molteplici difficoltà e allo stesso tempo fornire assistenza a tutti gli attori
del processo tributario: giudici, contribuenti, professionisti ed enti impositori.
A proposito di assistenza, chi dovrà fare fronte alla ulteriore richiesta del CPGT? “A ciò deve aggiungersi, sul versante dell’assistenza informatica, la forte esigenza di avere una presenza di personale tecnico presso le sedi giudiziarie”.
Forse è il caso di istituire presso le CC.TT. la figura dei RIT, già prevista nelle RTS, in questo modo si inizierebbe a dare un minimo riconoscimento ad una delle tante figure professionali che abbiamo e che non vengono valorizzate a sufficienza.
Sulle diverse problematiche del PTT abbiamo chiesto più volte all’Amministrazione di essere ascoltati ma senza esito.
In compenso, le incombenze continuano ad aumentare.
È di queste ore l’introduzione di una nuova funzionalità sul SIGIT che prevede l’accesso temporaneo della parte non ancora costituita agli atti del contenzioso telematico, le istanze di accesso dovranno essere vagliate in tempi brevi e questo potrebbe rivelarsi un ulteriore aggravio per i lavoratori.
Un ultimo interrogativo: in tutto questo la Direzione della Giustizia Tributaria da che parte sta?
FP CGIL CISL FP UILPA
Americo FIMIANI Walter DE CARO Andrea G. BORDINI