TELEMACO E … ULISSE
Nei giorni scorsi sono state trasmesse agli uffici periferici due note relative alla convenzione con la società “Infocamere” per l’accesso al sistema “Telemaco”.
Quel che tuttavia ci lascia molto perplessi è la forte limitazione alle utenze disponibili; ad eccezione del personale ispettivo effettivamente operativo, le altre utenze saranno fornite solo ai Capi Area.
Nel corso degli ultimi incontri, l’Amministrazione ha più volte ribadito un concetto che noi condividiamo e sposiamo in pieno: tutti i lavoratori sono ingranaggi di una stessa macchina. Da tale assunto noi facciamo discendere una conseguenza di carattere organizzativo, che abbiamo proposto più volte: l’adozione di uno schema che coinvolga tutti i lavoratori al raggiungimento di un medesimo obiettivo. Tradotto in termini più semplici: lavorare in team.
Questo può comportare, ad es., che il collega amministrativo possa intervenire nella fase propedeutica all’ispezione, preparando il fascicolo ispettivo e quindi facendo la visura camerale dell’azienda da ispezionare, verificando eventuali precedenti presenti in archivio, inserendo gli estremi della pratica in SGIL e altri adempimenti ancora. Il tutto in sinergia, e non in contrapposizione, con il personale ispettivo.
Similmente, nel settore del legale e contenzioso, oltre al personale addetto alla rappresentanza in giudizio esistono colleghi che si occupano della redazione delle ordinanze, delle memorie e di altre incombenze (spesso le due figure coincidono, in effetti). Dovrebbe essere superfluo ricordarlo ma – visto il contenuto delle predette note, forse non lo è – per emettere/notificare un provvedimento di ingiunzione, così come per la rappresentanza in giudizio, è necessario verificare l’esatta individuazione del trasgressore, le eventuali procedure concorsuali in carico, l’attuale sede legale della società e le pregresse. Per poter redigere questi atti è indispensabile che questi colleghi siano dotati di accesso individuale al sistema “Telemaco”. Per questo, non riteniamo congruo limitare l’accesso in questo settore ai soli Capi Area, perché così facendo si va esattamente nella direzione opposta del lavoro in team.
Si ritiene che il numero di accessi effettuato sia abnorme? Se ciascuno venisse dotato di un proprio codice identificativo univoco, l’Amministrazione dovrebbe essere nelle condizioni di poter verificare eventuali abusi da parte di alcuni, piuttosto che limitare gli accessi.
Forse, più che Telemaco ci serve Ulisse, ossia serve il coraggio di prendere il governo della barca e navigare in mare aperto verso nuovi lidi, con una nuova mentalità.
Il Coordinatore nazionale FP CGIL INL
Matteo Ariano