Giustizia: comunicato unitario su accordo dirigenti

17 Gennaio 2019

RETRIBUZIONE DI RISULTATO DIRIGENTI DOG ANNI 2016 (ATTIVITA’ 2015) E 2017 (ATTIVITA’ 2016) – SOTTOSCRITTO ACCORDO

Il 16 gennaio 2019, a seguito dell’esito positivo dei controlli previsti dall’art. 40-bis del d.lgs. n. 165/2001, è stato sottoscritto l’accordo definitivo sulla retribuzione di risultato dei dirigenti di seconda fascia dell’organizzazione giudiziaria per gli anni 2016 (attività 2015) e 2017 (attività 2016).
Le parti hanno concordato di ripartire le somme disponibili, pari ad euro 2.638.145,00 per le attività 2015 e ad euro 2.505.802,00 per le attività 2016 (al netto degli oneri a carico dell’amministrazione), tenendo conto delle valutazioni espresse dall’O.I.V. in base al grado di raggiungimento degli obiettivi.
Nel prospetto di seguito riportato, è indicato il coefficiente di valutazione attribuito ad ogni diverso giudizio.

VALUTAZIONE

COEFFICIENTE DI VALUTAZIONE

Eccellente

1,2

Oltre la media

1,0

Distinto

0,9

Adeguato

0,7

Minimo

0,5

non valutato (per omessa trasmissione di

documentazione) o valutato negativamente

0

Al dirigente che nel corso dell’anno abbia ricevuto un nuovo incarico, ovvero sia cessato dallo stesso, verrà attribuita una retribuzione di risultato in relazione alla durata del corrispondente incarico e alla valutazione ricevuta.
In ossequio alla disposizione di cui all’art. 25, comma 3, del CCNL relativo al quadriennio 2006 – 2009, l’importo annuo individuale della componente di risultato non potrà essere inferiore, in caso di valutazione positiva, al 20% del valore annuo della retribuzione di posizione percepita.
Ai dirigenti che hanno ricoperto, con positivi risultati, un incarico di reggenza è corrisposto inoltre un ulteriore importo pari al 20% del valore economico della retribuzione di posizione prevista per l’incarico del dirigente sostituito, commisurata al periodo di durata della reggenza.
Le OO.SS. hanno ribadito la necessità di intraprendere in tempi brevi un processo di revisione della retribuzione di posizione – parte variabile e, in particolare, delle fasce economiche al fine di riconoscere ai dirigenti un trattamento economico effettivamente correlato alle funzioni attribuite e alle accresciute responsabilità.
E’ stata sottolineata inoltre l’esigenza:
– di avviare la contrattazione sulla retribuzione di risultato senza attendere gli esiti della valutazione, come avviene presso altri Ministeri;
– di superare le attuali modalità di imputazione contabile delle risorse relative alla retribuzione di risultato;
– di centralizzare i pagamenti onde evitare i ritardi registrati in passato nell’erogazione del compenso in questione da parte delle Ragionerie Territoriali dello Stato.

Roma, 17 gennaio 2019

 

FP CGIL                    CISL FP                  UIL PA
Meloni                       Marra                      Amoroso

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