Dopo i festeggiamenti di fine anno riprende l’attività prevalente di USB:
insultare le Organizzazioni Sindacali.
ALLE LAVORATRICI E AI LAVORATORI – AGENZIA DELLE ENTRATE
Inizia il nuovo anno ma USB non perde la pessima abitudine di insultare le altre OO.SS, che tra mille difficoltà, stante la difficilissima situazione economica e sociale del paese, stanno cercando di dare risposte significative ai lavoratori dell’Agenzia delle Entrate. Probabilmente a USB interessa abbaiare alla luna piuttosto che cercare unitariamente soluzioni ai problemi che quotidianamente affliggono i lavoratori, a partire dai maggiori carichi di lavoro per finire all’ incerto futuro dell’Agenzia delle Entrate. In presenza di questo cupo scenario USB preferisce alimentare polemiche fra sindacati, con pesanti cadute di stile che la dicono lunga sulla reale volontà di anteporre agli interessi di sigla gli interessi dei lavoratori, prendendo spunto ora dall’ACCORDO DI PROGRAMMA firmato da FP CGIL – CISL FP – UNSA – INTESA lo scorso 28 dicembre all’Agenzia delle Entrate.
Ma andiamo con ordine.
Il 28 dicembre è stato firmato un accordo di programma che avvia un percorso che dovrà concludersi entro gennaio/febbraio con la sottoscrizione di accordi su materie di primaria importanza per i lavoratori dell’Agenzia, evitando così il perdurare di una situazione di incertezza che avrebbe danneggiato proprio quei lavoratori che usb a parole dichiara di voler tutelare.
L’ACCORDO DI PROGRAMMA è il punto di sintesi su cui verte la volontà delle parti di andare avanti nella discussione dei punti oggetto del confronto; senza questo (l’accordo di programma) non ci sarebbero stati né gli accordi firmati nella stessa giornata del 28 dicembre su tre argomenti specifici (acconto compenso accessorio 2018, stabilizzazione distacchi e proroga artt. 17 e 18), né la prosecuzione, velocizzandolo, del confronto sulle altre importanti questioni all’ordine del giorno (progressione economica 2019, ripartizione FPS 2016, ripartizione FPS 2017, ulteriori posti di telelavoro, accordo su nuovi criteri di selezione e remunerazione delle posizioni organizzative)
Firmare, come qualche O.S. ha fatto, alcuni accordi senza firmare l’ACCORDO DI PROGRAMMA da cui derivano, è contraddittorio e indice di incapacità nella conduzione di vertenze sindacali complesse.
Queste considerazioni sono ancora più evidenti con riferimento a chi, per scelta ideologica, non firma mai accordi sindacali salvo poi chiamare i lavoratori alla mobilitazione( sic!!) contro le altre OO.SS. A questo sindacato bisognerebbe chiedere che cosa hanno portato ai lavoratori queste finte mobilitazioni. Niente!!!. Dal punto di vista sindacale un impegno con risultati pari a zero.
Cosa hanno portato ai lavoratori i sindacati firmatari? Sicuramente non tutto quello che avrebbero voluto, ma sappiamo tutti, comprese le tante anime candide che girano per gli uffici a distribuire fake news, che gli accordi si fanno in due (datore di lavoro/organizzazioni sindacali), con
tutte le difficoltà del caso, e spesso nel pubblico impiego c’è anche un terzo soggetto (il Governo) che deve stanziare risorse , assegnarle e predisporre norme di legge che favoriscano lo sviluppo di corrette e proficue relazioni sindacali; da questo punto di vista è molto più facile trovare interlocutori governativi più inclini a “bastonare” piuttosto che a “valorizzare” i pubblici dipendenti e quelli dell’Agenzia delle Entrate in particolare.
A fronte di una stagione contrattuale complessa, il nuovo CCNL non sembra essere una priorità di questo Governo, nonostante tutto siamo riusciti con un fronte sindacale unitario, anche se a geometria variabile e con alti e bassi, a raggiungere buoni risultati, migliorabili in prospettiva.
In primo luogo circa 27.100 lavoratori sono passati di livello economico dal 1/1/2018, stabilizzando in busta paga quote rilevanti di salario accessorio. Questa azione proseguirà nel 2019 con il completamento delle progressioni così come previsto nell’accordo di programma dove si afferma che dal 15 gennaio il nuovo accordo sarà nella disponibilità delle parti. A tal proposito confermiamo, smentendo chi dice il contrario, che le risorse economiche per completare le progressioni economiche ci sono e sono utilizzabili.
Molti non credevano che questo risultato sarebbe stato raggiunto, i fatti di questi giorni li smentiscono. Ora ci saranno gli scettici della terza progressione, anche questi saranno smentiti dai fatti.
Per quanto riguarda il recupero delle risorse decurtate per disposizione di legge, abbiamo ottenuto un parziale risultato (20 milioni + 8 milioni), comunque rilevante rispetto allo zero ottenuto dai non firmatari degli accordi. La vertenza per recuperare/assegnare ulteriori risorse all’Agenzia non è certo finita: ne siamo consapevoli e la continueremo con forza.
Con parte delle risorse recuperate è possibile riprendere il confronto sul FPS 2016/2017, cercare di risolvere le questioni ancora aperte e tentare di impostare un nuovo accordo sulle posizioni organizzative contrattuali; in primo luogo si deve risolvere il problema del loro finanziamento che secondo noi deve essere sempre più a carico dell’Amministrazione e sempre meno a carico dei fondi del personale dell’Agenzia.
Chi si sottrae a questo percorso per problemi interni o, peggio, per interessi di sigla, dimostra di non avere a cuore gli interessi veri di quegli stessi lavoratori che avrebbero migliore tutela da posizioni unitarie delle organizzazioni sindacali e non invece da un fronte sindacale diviso.
Ci apprestiamo agli incontri con l’Amministrazione, a partire da quello del prossimo 15 gennaio, con la volontà di risolvere le questioni pendenti e la volontà di arrivare nel più breve tempo possibile ad accordi sui singoli argomenti e, successivamente, alla firma del nuovo contratto integrativo con un sistema di relazioni sindacali consolidato e strutturato, in particolare sul versante del rafforzamento dei diritti dei lavoratori e della esigibilità degli stessi.
Tutto questo auspichiamo di farlo con un fronte unitario il più largo possibile, nella consapevolezza che sarebbe sicuramente il modo migliore per ottenere i risultati attesi ma, allo stesso tempo, non potremmo mai accettare veti/condizionamenti di maniera non ancorati al merito, ma dettati solo dalla volontà di dividere o, peggio, di lucrare consenso sulle divisioni.
Vi terremo costantemente informati, adeguando le azioni sindacali a sostegno della vertenza all’esito delle diverse fasi del confronto con l’Agenzia.
Buon 2019 a tutte e a tutti
Coordinamento Nazionale