Relazione Bruxelles – Firefighters Network

20 Dicembre 2018

EPSU FIREFIGHTERS NETWORK MEETING

12 – 13 December 2018

Nei giorni 12 e 13 dicembre 2018 si è riunita la network europea dei Vigili del Fuoco per il consueto bilancio annuale dell’attività svolta in ambito EPSU.

Nel pomeriggio del 12 dicembre abbiamo visitato la nuova scuola dei Vigili del Fuoco di Bruxelles, una struttura moderna e funzionale che si avvale delle più recenti tecnologie per la simulazione di svariati tipi di incidenti e delle diverse tipologie di intervento.

Si va dalle simulazioni di incendio confinato, flashover, incidenti in presenza di gas naturale o GPL, incidenti stradali e ferroviari, ecc..

Nella giornata del 13 dicembre abbiamo affrontato, in un dibattito vivace e collaborativo, le tematiche relative alla salute e sicurezza degli operatori dell’emergenza. Al riguardo vi ricordiamo che noi siamo gli unici in Europa, e anche nel mondo, a non avere il soccorso sanitario.

Nelle prime due relazioni esposte dai rappresentanti dei Vigili del Fuoco di Bruxelles, sono stati esposti i risultati delle ricerche sulla salute e sicurezza iniziate nel 2009.

Da tali risultati emerge che l’esposizione alle diverse sostanze tossiche a cui andiamo incontro quando interveniamo nel soccorso, ha effetti devastanti per il nostro organismo se non vengono adottate specifiche e dettagliate procedure di decontaminazione.

Come abbiamo avuto modo di esporre nelle precedenti relazioni, nei paesi del nord Europa, ma anche in Francia e Germania, già da tempo sono in uso protocolli di decontaminazione da adottare sul luogo dell’intervento e nelle fasi successive al rientro in sede.

E’ ormai prassi consolidata procedere alla svestizione degli operatori ed abbattimento con acqua dei DPI e materiali utilizzati già sul luogo dell’intervento per evitare di contaminare la cabina del mezzo o dei mezzi di soccorso impiegati e riporre il tutto in apposite stive (ove presenti nel mezzo) oppure in speciali sacchi in dotazione.

Durante questo procedimento il personale, una volta dismesso l’autoprotettore, deve, obbligatoriamente, indossare una mascherina protettiva per le vie respiratorie.

Al rientro in sede si procede con lo scarico del materiale contaminato in ambiente protetto dove personale specializzato e certificato provvede alla decontaminazione.

Tutto il personale intervenuto deve, prima di accedere ai locali adibiti ad uffici, ristoro, riposo, ecc., obbligatoriamente fare una doccia ed indossare indumenti decontaminati.

Queste procedure sono state rese obbligatorie a seguito dei risultati delle ricerche compiute in collaborazione con la Commissione Europea e diverse Università.

I danni provocati all’organismo dalle sostanze tossiche che si sviluppano durante gli incendi o nelle diverse attività di soccorso, presenza di acque contaminate, polveri e metalli, amianto, ecc., sono di estrema gravità e possono provocare malattie degenerative anche a distanza di anni.

E’ necessario, pertanto, provvedere all’adozione di specifiche procedure preventive per evitare al massimo di venire in contatto con queste sostanze.

La trasmissione al nostro organismo può avvenire per inalazione, ingestione o per via percutanea.

Tutti gli indumenti, i DPI ed i materiali non decontaminati rilasciano le sostanze tossiche accumulate nell’intervento, anche nei giorni successivi e, quindi, diventano pericolosi per la salute degli operatori.

E’ fatto assoluto divieto di uscire dalle sedi di servizio con DPI o altri indumenti di lavoro e, tantomeno, di portarli nella propria auto o a casa.

In tutti i Paesi del nord Europa stanno provvedendo alla riconfigurazione delle sedi di servizio per adeguarle a tali esigenze. In Belgio, ad esempio, entro il 2019 avranno completato la ristrutturazione di tutti i Comandi.

La relazione successiva del Dott. Tommy Verminck , dell’Università di Gent, ha presentato gli studi fatti sul tessuto dei nuovi DPI in dotazione relativamente al grado di penetrazione delle sostanze tossiche ed alla relativa decontaminazione.

E’ stata presentata una nuova tecnologia di lavaggio che garantisce, oltre al mantenimento delle caratteristiche tecniche del DPI, anche un’ottimale decontaminazione dalle sostanze tossiche depositate.

Infatti, gli studi effettuati sugli indumenti trattati con lavaggio a base di acqua e detergenti, anche con apparecchiature di tipo industriale, hanno dato risultati scadenti sia sotto l’aspetto della effettiva decontaminazione, sia per quanto riguarda il deterioramento del DPI.

E’ stata studiata una nuova apparecchiatura che utilizza LCO2 (Liquid Carbon Dioxide – Anidride Carbonica Liquida)

In questo macchinario viene prima creato il vuoto ed immessa LCO2, poi si porta fino ad una pressione di 6 bar. In questo modo, praticamente, le sostanze tossiche vengono completamente estratte dal tessuto senza provocare danni allo stesso.

Successivamente c’è stata la relazione dei colleghi della Gran Bretagna che hanno illustrato le risultanze delle indagini effettuate dopo il disastro della Grenfell Tower, la palazzina di 23 piani che il 14 giugno del 2017 si è incendiata provocando la morte di 72 persone.

Sono state esposte tutte le problematiche dell’intervento e quanto fatto dai Vigili del Fuoco per limitare, il più possibile, i danni alle persone ed alla struttura.

E’ stata posta particolare attenzione sulla deregolamentazione delle norme di sicurezza che, in Gran Bretagna come in tutti gli stati membri dell’Unione Europea, dall’inizio degli anni 2000 ad oggi, ha provocato e sta provocando seri danni al tessuto sociale ed industriale con conseguenze catastrofiche, soprattutto in perdita di vite umane.

Successivamente Tony Musu, in rappresentanza di ETUI (European Trade Union Institute) ha presentato una ricerca sulle recenti normative europee sulle sostanze tossiche e le raccomandazioni sulla salute e sicurezza dei lavoratori.

Infine, David Boys, in rappresentanza di PSI (Public Services International) ha illustrato il documento discusso a Ginevra nello scorso mese di aprile presso l’ILO (International Labour Office), l’organismo delle Nazioni Unite che si occupa delle problematiche del lavoro a livello mondiale.

Questo documento rappresenta le linee guida per un lavoro decente per i lavoratori dell’emergenza ed è la riscrittura ed aggiornamento del documento del febbraio 2003 che, dopo l’attentato alle torri gemelle dell’11 settembre 2001 e quanto occorso nei mesi successivi a coloro che erano intervenuti nei soccorsi, aveva dettato le prime norme da adottare in caso di incidenti di grande rilevanza.

Ovviamente, dato il tempo trascorso e le nuove emergenze intervenute nel frattempo, tale documento andava riveduto ed aggiornato.

Una Commissione di 24 esperti (8 in rappresentanza dei Governi, 8 in rappresentanza dei Datori di Lavoro e 8 in rappresentanza dei lavoratori) ha prima lavorato (dal dicembre 2017) su una bozza di revisione e, infine, dal 16 al 20 aprile 2018 presso la sede dell’ILO a Ginevra, in un acceso dibattito tra le diverse componenti, ha approvato le nuove direttive che, nella seduta dell’8 novembre 2018, sono state ratificate dal Governing Body dell’ILO.

Pertanto, adesso è necessario sollecitare tutti i governi ed i Parlamenti del mondo per una rapida ratifica ed adozione nei propri ordinamenti legislativi.

Uno degli 8 rappresentanti dei lavoratori era il compagno Danilo Zuliani che, in qualità di Firefighters Coordinator per PSI ha dato il proprio contributo per ottenere questo importante risultato.

Come al solito, vi terremo aggiornati sugli ulteriori sviluppi dei lavori della network europea dei Vigili del Fuoco.

La delegazione Fp Cgil.

Josè SUDANO / Danilo ZULIANI

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto