Senato della Repubblica
Al Presidente e ai membri della IV Commissione Difesa
Sen. Donatella Tesei
Egregie Senatrici e illustri Senatori,
nell’unica occasione d’incontro fin qui avuta con il Ministro della Difesa – si era ormai al 19 luglio scorso – le scriventi organizzazioni sindacali confederali, che insieme rappresentano circa il 92% dei 26000 lavoratori civili sindacalizzati, ebbero modo di rappresentare a voce i contenuti di un più complessivo e costruttivo documento fatto pervenire al Gabinetto prima della riunione, dal titolo “Per la tutela dell’industria italiana e la valorizzazione del patrimonio pubblico il Ministero della Difesa deve saper interpretare l’istanza di cambiamento e rappresentare il volano di sviluppo del Paese” (che ad ogni buon fine alleghiamo).
Si analizzarono le scelte politiche compiute, le criticità e le prospettive di sviluppo del sistema difesa e del lavoro pubblico, gli annosi problemi strutturali che condizionano la funzione dei dipendenti civili mortificandone la professionalità, le conseguenze generate dal prolungato blocco del turn over e l’impossibilità di mantenere adeguati standard operativi per un area tecnico-industriale di eccellenza che, invece, avrebbe bisogno di investimenti pubblici (della Cassa Depositi e Prestiti, ad esempio), di nuove commesse su mercati nazionale ed internazionale, e di un buon numero di assunzioni, per un non più ulteriormente rimandabile ricambio generazionale delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti, in particolare dei ruoli tecnici negli arsenali e nei poli, come bene hanno evidenziato le RSU e le nostre strutture sindacali territoriali ieri nell’ambito dell’iniziativa pubblica tenuta a Taranto in occasione del passaggio della portaerei Cavour dal canale navigabile.
Questioni assai rilevanti sulle quali il Ministro assunse con noi impegni precisi, invero al momento disattesi, con particolare riguardo alle assunzioni, di cui non si ravvisa traccia nella legge di bilancio 2019, nonostante siano presenti nel testo approvato alla Camera per altre amministrazioni pubbliche.
Sono queste le argomentazioni che hanno costretto le scriventi OO.SS. a dichiarare lo stato di agitazione nazionale del personale e a prevedere l’avvio di incisive forme di lotta e mobilitazione dei lavoratori, di cui peraltro non si parla mai in ambito istituzionale, a differenza dei colleghi militari, ma che sono essenziali per la tenuta e il buon funzionamento del sistema difesa del Paese.
Nelle more delle iniziative che saranno assunte per richiamare l’attenzione sui bisogni dei lavoratori civili della Difesa e del mantenimento del ruolo pubblico delle attività, che non possono prescindere dall’aggiornamento della legge 244/2012, le scriventi organizzazioni sindacali avvertono comunque l’esigenza di avviare un interlocuzione con codesta Commissione, a cui si richiede apposito incontro sugli argomenti innanzi rappresentati e a cui inviamo l’unita proposta di emendamento alla legge di bilancio 2019.
Restiamo in attesa di cortese riscontro.
Fp Cgil Cisl Fp Uil Pa Confsal Unsa
Francesco Quinti Massimo Ferri Sandro Colombi Gianfranco Braconi