Al Presidente
Prof. Tito Michele Boeri
Al Direttore Generale
Dott.ssa Gabriella Di Michele
Al Direttore Centrale Risorse Umane
Dott. Giovanni Di Monde
Oggetto: regolamentazione delle selezioni per l’accesso al secondo livello differenziato per i professionisti.
Il 3 ottobre scorso è stata presentata alle OO.SS. una bozza dei nuovi criteri per l’attribuzione del secondo livello differenziato di professionalità.
Pur ritenendo intempestiva l’iniziativa – perché siamo alla vigilia della sottoscrizione del nuovo CCNL, che certamente si occuperà dell’argomento – abbiamo tuttavia esaminato il documento, evidenziando numerose incongruenze della nuova regolamentazione proposta.
Ed in ogni caso, poiché l’Amministrazione non bandisce da anni selezioni per l’attribuzione del secondo livello di professionalità e l’ultima selezione effettuata risulta anzi sospesa e oggetto di contenziosi giudiziari, abbiamo richiesto, nelle more dell’approvazione della nuova regolamentazione, che fosse bandita con urgenza una selezione per la copertura dei posti eventualmente disponibili, sulla base dei criteri oggi vigenti, previa composizione dei contenziosi pendenti.
A tale incontro non è seguito nulla, sebbene su molte delle osservazioni formulate al tavolo si fosse registrata l’adesione della stessa delegazione datoriale, che, concludendo l’incontro, si era impegnata a riconvocare a breve le parti su un nuovo testo che recepisse le osservazioni stesse, se non ad incardinare un tavolo tecnico, data la specificità della materia.
Sollecitiamo pertanto la convocazione sull’argomento, non senza ricordare le principali proposte formulate al tavolo:
– armonizzazione della disciplina, a parità di previsioni contrattuali, quanto all’attribuzione dei punteggi tra legali da una parte, tecnici ed attuari dall’altra, in riferimento ad esempio al parametro dell’anzianità effettiva;
– razionalizzazione nella distribuzione del punteggio tra i diversi titoli professionali (la bozza proposta prevedeva 8 punti per un dottorato di ricerca conseguito anche 30 anni addietro contro i 3 punti per l’iscrizione all’Albo dei Cassazionisti o, per tecnici e attuari, per lo svolgimento di incarichi di particolare rilevanza);
– ampliamento almeno fino a 10 anni dell’arco temporale di riferimento per la valutazione del professionista, riducendo il punteggio attribuito agli incarichi di coordinamento e valorizzando l’esperienza professionale;
– inopportunità di utilizzare quale criterio di selezione il punteggio attribuito al professionista in sede di valutazione della qualità individuale, posto che i criteri attualmente in uso per la valutazione dell’attività dei professionisti sono notoriamente inadeguati e non riferiti all’attività professionale del singolo, tant’è che è la stessa Amministrazione ha recentemente avviato un percorso di revisione di detti criteri;
– eliminazione, per i legali, del rilievo attribuito all’adesione a richieste di mobilità
temporanea verso sedi critiche per periodi di 10 giorni, a scapito di chi in quelle sedi lavora stabilmente da anni;
– eliminazione, sempre per i legali, del riferimento alla percentuale delle costituzioni in giudizio o, peggio, delle cessazioni della materia del contendere o abbandoni della causa da parte delle controparti, in quanto criteri che nel primo caso penalizzano gli avvocati delle sedi con un maggiore volume di contenzioso, nel secondo attengono a circostanze che non rientrano nella disponibilità del professionista e non sono pertanto utili a valutarne il merito.
Sollecitiamo pertanto la convocazione, anche in considerazione dell’urgenza di sbloccare le selezioni, ormai da troppi anni ingiustificatamente sospese.
Roma, 7 dicembre 2018
FP CGIL/INPS CISL FP/INPS UIL PA/INPS CIDA/INPS
Matteo ARIANO Paolo SCILINGUO Sergio CERVO Lucio PALADINO