“Il lavoro fatto insieme, grazie all’impegno profuso e alle spinte del sindacato, ci ha condotto al rinnovo di contratti importanti, come quello della Sanità e delle Funzioni Locali. Non sono abituato all’idea che la concertazione serva ad avere una foto sui giornali: farsi dare una mano ti fa sbagliare di meno e, soprattutto, se le decisioni sono condivise le si difende insieme e le si valorizza”. Così Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, nonché della Regione Emilia Romagna, nel corso del suo intervento all’11° Congresso della Funzione Pubblica Cgil.
“Abbiamo rinnovato – ha affermato Bonaccini dal palco di Perugia -, dopo un incredibile vuoto durato nove anni, contratti importanti, attraverso un lavoro proficuo fatto insieme, soprattutto mettendo in campo misure che hanno dato la possibilità di assumere e sbloccare il turn over. Per fare un esempio: in Emilia Romagna l’età media nel pubblico è vicina ai sessant’anni e coincide con il resto del Paese”. Una regione, quella governata da Bonaccini, che ha coltivato un rapporto positivo col sindacato e che ha portato alla sottoscrizione del Patto per il lavoro e l’avvio delle stabilizzazioni in Sanità. “Grazie alle battaglie della Funzione Pubblica Cgil si sono fatti buoni accordi sul fronte dell’occupazione e della produttività, così come si è ottenuto insieme il provvedimento normativo che consente l’incremento del salario accessorio per il personale che dalle province è passato alle regioni”, ha affermato Bonaccini.
E se “la battaglia fatta insieme per rinnovare i contratti, superando le ristrettezze economiche, ha consentito di ridare dignità a chi lavora nella Pubblica amministrazione e contribuisce a far andare avanti il paese”, ora la lotta passa nella nuova legge di stabilità. “Sul fondo sanitario – ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni – l’incremento rimarrà, dopo le promesse fatte da questo governo, di un miliardo come già deciso. Risorse che non basteranno per rinnovare i contratti e allo stesso tempo sovvenzionare i farmaci innovativi. Bisogna trasformare la legge di stabilità, correggendola, individuando le risorse necessarie”.
Quanto invece ai contratti ancora da rinnovare, Bonaccini ha fatto sapere: “Il tema vero è il rinnovo dei contratti, in particolare su dirigenza medica, ricerca e dirigenza delle Funzioni locali. Mi auguro che su ricerca e dirigenza delle funzioni locali si possa nel giro di poche settimane chiudere l’accordo, quanto invece alla dirigenza medica dovrebbe essere convocata per la prossima settimana la conferenza straordinaria”. Assumere in Pa, stabilizzare i precari, rinnovare i contratti e ridare dignità ai lavoratori pubblici, questa in conclusione la via indicata dal presidente Bonaccini: “Perché i servizi pubblici fanno funzionare il paese e il paese non può farne a meno”.