Al Capo del Dipartimento per
la giustizia minorile e di comunità
Presidente Gemma Tuccillo
Alla Direzione Generale del personale, delle risorse e
per l’attuazione dei provvedimenti del giudice minorile
Dr. Vincenzo Starita
Alla Direzione Generale per l’esecuzione penale
e di messa alla prova
Dr.ssa Lucia Castellano
Oggetto: Situazione operativa dell’UEPE di Brindisi
Egregio Presidente,
il 25 ottobre u.s. la FPCGIL nazionale scriveva alla Direzione Generale del personale di codesto
Dipartimento rappresentando la situazione di pesante difficoltà in cui da tempo opera l’UEPE di Brindisi che, per l’esiguità del personale, sembrerebbe non poter più garantire l’erogazione dei servizi minimi all’utenza.
A ben vedere l’organico di quel servizio risulta carente ormai da tempo e sin ora dette difficoltà sono
state risolte con la disponibilità degli UEPE di Taranto e Lecce ad occuparsi delle prese in carico degli
utenti residenti nei territori di Brindisi adiacenti alle zone di loro competenza. Soluzione che appare non ulteriormente prorogabile in quanto sta apportando forti disagi al personale .
Di contro l’amministrazione ha chiesto l’applicazione temporanea presso l’UEPE di Brindisi di due unità di assistenti sociali dall’UEPE di Taranto e di altre due unità dall’UEPE di Lecce, individuate secondo i criteri di un accordo di mobilità siglato nello scorso millennio, nel 1998, tra i sindacati e l’allora Ufficio Centrale per la giustizia minorile che prevede l’applicazione temporanea del personale per la durata di mesi sei.
Nell’evidenziare che il suddetto accordo avrebbe dovuto avere applicazione presso l’allora ufficio
centrale per la giustizia minorile e che non è stato più utilizzato perché dopo pochi anni quell’Ufficio
diventò Dipartimento, appare quanto meno inopportuno riesumarlo dopo che la recente riforma del
Ministero della Giustizia ha modificato profondamente il Dipartimento assegnandogli le competenze
dell’area penale esterna del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria; parrebbe , pertanto, più
opportuno procedere celermente alla sottoscrizione di un nuovo accordo, più consono ai cambiamenti
che hanno coinvolto il Dipartimento.
Lo scorso 28 ottobre presso UDEPE di Lecce è stato convocato un incontro sindacale nel corso del
quale tutte le sigle sindacali e le RSU si sono dette contrarie alla proposta dell’Amministrazione, salvo
una RSU dell’UEPE di Brindisi, contestando, inoltre, i dati sui carichi di lavoro degli UEPE coinvolti
forniti dall’amministrazione centrale.
Alla nostra nota del 25 ottobre u.s. nella quale abbiamo rappresentato alla Direzione Generale del
personale il nostro disappunto riguardo la questione, faceva riscontro il 15 novembre u.s. la Direzione
generale per l’esecuzione penale esterna e di messa alla prova confermando i processi di mobilità
temporanea del personale degli UEPE di Taranto e Lecce. Risposta, questa, che riteniamo del tutto
insoddisfacente se non inopportuna in particolare per il personale dell’UEPE di Taranto, sede la cui
distanza dalla città di Brindisi risulta superiore ai 50Km previsti dal testo unico del pubblico impiego per procedere a processi di mobilità tra servizi della stessa amministrazione.
Pur prendendo atto della situazione di disagio dell’UEPE di Brindisi, riteniamo che le disfunzioni ivi
presenti possono essere momentaneamente risolte confermando l’organizzazione di lavoro in atto,
ovvero, con la presa in carico da parte degli UEPE di Taranto e Lecce di alcuni territori dell’UEPE di
Brindisi.
Riteniamo, infatti, che eventuali disfunzioni organizzative non debbano ricadere sui lavoratori degli uffici di Taranto e Lecce sottoponendoli a processi di mobilità forzosi, anche se temporanei. Tutto ciò,
peraltro, senza che siano stati concordati i criteri utili all’individuazione del personale da utilizzare in
altra sede.
La FpCgil nel riaffermare la propria disponibilità nell’individuare sulla questione soluzioni condivise,
anche attraverso la convocazione di un tavolo nazionale, evidenzia nello specifico l’inopportunità di
procedere all’utilizzo del personale di Taranto presso l’UEPE di Brindisi, in quanto la distanza tra le due città é superiore ai 50 KM previsti dal testo unico del pubblico impiego per procedere a processi di
mobilità tra servizi della stessa amministrazione. Si evidenzia peraltro che in mancanza del consenso
del lavoratore l’invio del personale di altre sedi presso l’UEPE di Brindisi si configurerebbe come
servizio di missione e richiederebbe il conseguente trattamento economico.
In attesa di riscontro, si ribadisce la necessità e l’urgenza di riprendere il confronto finalizzato
all’accordo nazionale che regolamenti la mobilità del personale.
Cordiali saluti
Per la FPCGIL Nazionale
G.Macigno – L. Lamonica