CCNI 2018 AREA VI PROFESSIONISTI
Il 23 ottobre le OO.SS. sono state convocate per l’avvio della negoziazione del CCNI 2018 per
l’Area dei professionisti, in coda a numerosi altri importanti argomenti all’ordine del giorno.
Quando, a ora tarda, si è avviata la discussione, è stata distribuita la bozza del contratto proposta dall’amministrazione, unitamente ad un “verbale d’intesa” avente ad oggetto il solo pagamento
delle indennità di coordinamento ai legali, rideterminate a seguito della recente riorganizzazione del
Coordinamento Legale. Di tale verbale d’intesa è stata caldeggiata la sottoscrizione immediata, al fine
di consentire all’amministrazione di porre in pagamento tali indennità.
Abbiamo espresso, assieme ad altre OO.SS., la nostra contrarietà a tale modo di procedere e l’avvio della negoziazione è stato rinviato al prossimo 30 ottobre.
Vogliamo qui sottolineare che il CCNI 2018 è uno snodo contrattuale importante. Proprio perché si pone a valle della pesantissima “riorganizzazione” dell’Area legale e di una serie di altri provvedimenti che hanno interessato detta Area nell’ultimo anno (introduzione del piano di lavoro a distanza, riscrittura dei criteri di attribuzione degli incarichi, introduzione del principio di rotazione), è in questa sede che occorre verificare con attenzione gli effetti di tali operazioni sui lavoratori.
Ricordiamo in particolare che la riorganizzazione era stata prospettata dall’amministrazione come un’operazione di razionalizzazione della struttura esistente. E che la diminuzione delle posizioni indennizzate avrebbe consentito “un ingente risparmio di spesa, a valere sul fondo”, da destinare tra
l’altro a “progetti speciali per il funzionamento del lavoro a distanza”, a “misure incentivanti per assicurare un presidio difensivo più consistente presso aree di criticità” (Informativa 21/11/2017).
Ricordiamo ancora che in occasione del tavolo tecnico sulla indennità di funzione di tutti i professionisti, nell’ambito della negoziazione per il CCNI 2017, si era parlato della possibilità della rideterminazione delle indennità di coordinamento, a vantaggio della indennità di funzione, che remunera i gravosissimi oneri che oggi incombono su tutti i professionisti, e che tale discussione avrebbe potuto essere affrontata solo dopo la riorganizzazione, ossia con la negoziazione del CCNI 2018.
Per non dire che ad oggi non sono ancora stati emessi i provvedimenti attuativi di tale riorganizzazione, per cui non risultano ancora definite le competenze degli uffici di nuova istituzione e i compiti dei relativi coordinatori, e che ciò preclude evidentemente la determinazione delle indennità in sede contrattuale.
Pertanto, pur dando la nostra disponibilità ad un confronto serrato che porti in tempi brevissimi
alla sottoscrizione del CCNI, chiediamo che l’amministrazione affronti questo importante passaggio
contrattuale con l’attenzione che esso richiede.
IL COORDINATORE NAZIONALE FP CGIL INPS
Matteo Ariano