Firmato il contratto decentrato dei dipendenti della Regione Veneto. Dopo alcuni mesi di confronto, infatti, grazie al rinnovo del contratto delle Funzioni Locali raggiunto lo scorso 21 maggio, sindacati e parte pubblica hanno raggiunto a Venezia un accordo il 18 ottobre che riguarda le annualità 2018/2020 e che la Funzione Pubblica Cgil Veneto ritiene “senza dubbio un risultato molto importante perché conferma molti degli istituti contrattuali conquistati in questi anni e riapre spazi innovativi di contrattazione delegati dal contratta nazionale.
In questo contratto decentrato, spiega il segretari generale della Fp Cgil Veneto, Daniele Giordano, “siamo riusciti a confermare materie importanti come la mobilità o il sistema di valutazione, temi su cui in questi anni le amministrazioni hanno sempre rifiutato il confronto sindacale”. In particolare nel testo della intesa raggiunga, osserva Giordano, “si prevede che la metodologia di valutazione, dopo apposito confronto con la Rsu e le organizzazioni sindacali, convergerà in regolamento. A questo si aggiunge che il lavoratore nel caso che non condivida la valutazione proposta dal Dirigente, potrà contestare il giudizio ricevuto ad un nucleo paritetico”.
Altro elemento rilevante è che il regolamento per la mobilità diviene oggetto di contrattazione, “tant’è – spiega Giordano – che nel testo si prevede una specifica sessione negoziale su questo tema”. Il contratto decentrato guarda poi a tutto il personale della Regione, anche a quello transitato in ragione degli effetti della legge Delrio: “Abbiamo anche definito un contratto – specifica il segretario generale della Fp Veneto – applicabile a tutto il personale, incluso quello transitato dalle amministrazioni provinciali che quindi troverà, seppur con ritardo per le previsioni della legge Delrio, il giusto e definitivo riconoscimento nei ruoli della Regione”.
Al contratto, infine, “si lega anche la legge regionale di integrazione del fondo contrattuale, circa 1 milione di euro, che consentirà di erogare gli istituti economici in modo equo e senza che nessun lavoratore sia penalizzato dal processo di riordino in corso”. Questo contrato decentrato, insomma, tira le fila Giordano, “apre la stagione di contrattazione in tutto il Veneto che non potrà che vederci protagonisti nell’applicazione del Ccnl, in un quadro di confronto unitario che metta al centro la riconquista delle relazioni sindacali e veri processi di innovazione e trasformazione delle pubbliche amministrazioni”.