“No a soluzioni pasticciate sul Tfr/Tfs dei dipendenti pubblici, altrimenti scenderemo in piazza. Serve un confronto col sindacato e servono assunzioni straordinarie per evitare il collasso delle pubbliche amministrazioni”. Ad affermarlo è la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, in merito alle previsioni sul settore pubblico della ‘quota 100’ nella prossima legge di Bilancio.
La Fp Cgil, ricorda la dirigente sindacale, “ha promosso nei passati mesi la petizione ‘Pensioni, difendi i tuoi diritti’, che al momento ha raccolto 25 mila adesioni, con al centro tre richieste: rivedere l’accordo Aran e Sindacati del 1999 che ha recepito il principio dell’invarianza retributiva; stabilire l’ampliamento della base di calcolo del Tfr ed eliminare ogni ingiusta trattenuta; ridurre i tempi di pagamento del Tfs e del Tfr adeguandoli a quelli del privato. Una iniziativa promossa, quindi, tra le altre cose, per mettere fine a questa vergognosa disparità di trattamento per le lavoratrici e lavoratori pubblici, rispetto ai privati, che determina tempi più lunghi, pari a ben 27 mesi, per l’erogazione del Tfr/Tfs ai dipendenti che vanno in pensione”
Quelle quote, fa sapere Sorrentino, “sono un accantonamento salariale: se le amministrazioni non mettono da parte le risorse necessarie a pagarne il prezzo non possono esserne le lavoratrici e i lavoratori. Per questo diciamo sin da ora che ipotesi pasticciate sul Tfr/Tfs le contrasteremo in ogni sede e con ogni forma di protesta. Le soluzioni che sta ipotizzando il governo per dare efficacia a quota 100 per i pubblici devono essere discusse con le organizzazioni sindacali. Allo stesso tempo se, come si stima, nei prossimi due anni saranno circa 200 mila le fuoriuscite nel pubblico impiego in ragione di quota 100, si rende del tutto inutile parlare di ‘assunzioni selettive’, come sostiene il ministro Bongiorno. Si tratterebbe di una vera e propria colossale emorragia che, come rivendichiamo, richiede procedure per assunzioni straordinarie ed evitare così il collasso delle pubbliche amministrazioni”, conclude.