Il 5 ottobre scorso abbiamo avuto una lunga riunione con l’amministrazione. Di seguito il resoconto
per punti:
FUA 2018
Ancora non ci è arrivata la certificazione dell’accordo FUA del 2018. Un fatto molto grave che
rischia di rinviare, per la prima volta, il pagamento delle quote relative ai progetti nazionali al 2019
e mette seriamente a rischio le progressioni 2018, i cui tempi di realizzazione sono, come è noto,
strettissimi. Sul punto siamo stati ultimativi: ci aspettiamo di firmare già nei prossimi giorni
altrimenti partirà lo stato di agitazione dei lavoratori. Ancora una volta il problema è lo strapotere
degli organi di controllo e al riguardo noi abbiamo chiesto con forza la piena applicazione dell’art.8
del CCNL, nella parte in cui si definiscono i tempi dell’iter di certificazione degli accordi. Non
saranno più ammessi ritardi: l’accordo con la ripartizione del FUA 2018 è stato siglato oltre 4 mesi
fa, e il ritardo è ingiustificato e del tutto lesivo dei diritti dei lavoratori. Vedremo.
Progressioni 2017
Ci è stato comunicato che stanno procedendo alle operazioni di pagamento delle quote dovute ai
lavoratori. Che percepiranno le differenze stipendiali con decorrenza 1 gennaio 2017. Al riguardo,
fermo restando la necessità di procedere ai pagamenti, restano ancora da correggere
macroscopici errori della Commissione nel calcolo dell’anzianità di fascia di alcuni lavoratori, errori
che noi abbiamo verificato e segnalato tempestivamente, ma che allo stato non risultano corretti.
Ci auguriamo che questo avvenga quanto prima ed in tal senso abbiamo chiesto rassicurazioni alla
nostra controparte.
Progressioni 2018
Abbiamo sottoscritto la tabella con la ripartizione dei posti. Chiudendo la fase del processo avviato
nel 2010 con l’attribuzione a tutto il personale (ad eccezione degli ultimi assunti, privi del requisito
di permanenza almeno biennale nella fascia economica richiesto dal CCNL) di una progressione
economica. Sottolineiamo che le risorse accantonate per questo accordo consentono un ulteriore
ampliamento della platea di circa 200 posti che sono stati distribuiti in tutte le posizioni
economiche, comprese quelle che nel 2010 avevano avuto copertura totale. Non appena avremo
la tabella sottoscritta sarà nostra cura trasmettervela.
Distacchi e mobilità
Su questo punto vi è stato un opportuno chiarimento con l’amministrazione, relativo a quanto
previsto nell’allegato 2 della Circolare che ha disposto la stabilizzazione dei distaccati. Ovvero il
personale che, pur avendo avanzato istanza di stabilizzazione, non l’ha ottenuta perché il distacco
è iniziato successivamente alla data prevista dall’accordo o perché non vi è disponibilità di posti
nell’organico della sede presso cui si è distaccati. Questo personale rimane comunque in distacco
sino al verificarsi delle condizioni che ne consentiranno la stabilizzazione. In questo senso sarà
emanata nei prossimi giorni una Circolare che modifica l’attuale nella parte in cui si prevede
l’assoggettamento della conferma del distacco al parere favorevole dei dirigenti interessati.
Non ci ha invece soddisfatto l’illustrazione delle motivazioni che porteranno alla definizione di una
mobilità di ufficio sia pure attivabile solo in ambito urbano. Per noi sono percorribili ancora altre vie,
dai passaggi orizzontali alla ridefinizione degli organici ed in tal senso abbiamo chiesto di poter
visionare il piano dei fabbisogni che l’amministrazione ha trasmesso a Funzione Pubblica nei giorni
scorsi e che doveva essere oggetto di informazione preventiva. Piano che ci consentirà di
comprendere sia le dinamiche occupazionali che lo stato dell’organico, con riferimento alla
quantificazione esatta delle uscite previste, a Fornero vigente, entro il 2020. E lo scenario che si
aprirebbe nel caso la famosa quota 100 diventi norma. Per noi questa è una priorità, intervenire
adesso ed in questo contesto con la mobilità di ufficio ci pare assolutamente prematuro e per
questo abbiamo espresso unitariamente netta contrarietà.
Conto terzi e i rilievi degli organi di controllo.
L’ipotesi di accordo sul conto terzi ha subito anch’esso una serie di rilievi da parte degli organi di
controllo. Sono state contestate le firme delle OO.SS. che non hanno sottoscritto il CCNL, anche
se in questo caso si trattava di una coda contrattuale e non dell’applicazione del nuovo CCNL, si è
chiesto di tirar fuori il disciplinare che regolamenta le prestazioni dall’accordo, in quanto materia
non negoziabile (sic!), fino alla pretesa un po’ singolare di inserire queste somme nel FUA, poco
comprensibile in quanto si tratta di pagamenti per singole prestazioni maturate in un contesto del
tutto diverso dagli accordi di produttività. Tutta questa attività naturalmente ha rallentato anche i
già dilatati tempi di pagamento perché è evidente che mancando la scelta della modalità di
riassegnazione delle risorse economiche, versate in conto entrata dai concessionari, diventa
complicato fare i decreti di variazione di bilancio. In ogni caso vanno opportunamente fatte tre
precisazioni, per evitare quanto stiamo riscontrando in molti posti di lavoro dove l’amministrazione
in sede locale continua a far finta che la norma che obbliga al versamento anticipato da parte del
concessionario non esiste o è legata all’Inter di questo accordo. La prima è che l’accordo del 2010
continua ad essere vigente salvo le norme esplicitamente cassate dalla legge. La seconda è che
nessuna deroga è prevista rispetto alle modalità contabili con cui si disciplina questa procedura. La
terza è che, considerati i ritardi che ci saranno sui tempi di pagamento, le somme eventualmente
percepite nel 2019 e maturate nel 2018 vanno conteggiate conto 2018 al fine di verificare
l’eventuale raggiungimento del tetto annuale dei compensi (7000 euro).
Assunzioni dei funzionari restauratori
Infine ci hanno comunicato che sembrerebbe risolta la querelle interpretativa che aveva bloccato la
pubblicazione delle graduatorie riferite a questo profilo, e pertanto in questi giorni dovremmo
vedere il termine di questa infinita vicenda. Ai nuovi prossimi funzionari tutta la nostra solidarietà e
un grande in bocca al lupo per il loro futuro lavorativo.
Claudio Meloni
FP CGIL NAZIONALE