L’art. 22,comma 15 del decreto leg.vo 75/2017 (cosiddetta Riforma Madia) modifica sostanzialmente la riforma Brunetta (decreto 150/2009) sul tema dei passaggi tra le aree.
La riforma Brunetta, infatti, impose di consentire la progressione di carriera esclusivamente mediante la partecipazione a concorsi pubblici, con riserva di posti per gli interni non superiore al 50%.
La riforma Madia consente, invece, per il triennio 2018/2020 procedure selettive riservate interamente al personale interno è questa l’unica differenza…. anche se di non poco conto.
Vogliamo dire cioè che nulla è stato modificato, però, per ciò che concerne il titolo di studio…dalla riforma Brunetta in poi, infatti, potranno passare dalla prima alla seconda area solo i dipendenti diplomati e dalla seconda alla terza area solo i dipendenti laureati.
C’e’ da dire, inoltre, che comunque trattasi di una facoltà per le amministrazioni e non di un obbligo dal momento che i passaggi tra le aree riducono le facoltà assunzionali dall’esterno. Questo sta a significare che dovremo convincere l’Agenzia e il suo nuovo vertice a “congelare”, almeno per il 2019, le assunzioni dall’esterno per dare il via ad una specifica procedura interna….cosa che faremo assolutamente al primo incontro con il nuovo direttore generale.
In tutto ciò, però, nessun rilievo ha lo svolgimento di mansioni superiori.
Infatti nel rapporto di pubblico impiego, l’esercizio di mansioni superiori“in nessun caso fa sorgere il diritto alla definitiva acquisizione della diversa qualifica, tanto che, ove l’assegnazione venga disposta dal datore di lavoro senza che ricorrano i presupposti previsti dalla legge, la stessa è affetta da nullità e il dipendente può solo rivendicare il trattamento retributivo corrispondente alla qualità e quantità del lavoro prestato”.
Per tale motivo, non si riesce a comprendere perché, in tema di passaggio tra le aree, vi si chieda da parte una Organizzazione Sindacale di produrre istanze “personalizzate” attestanti lo svolgimento
di mansioni superiori……..
Roma 2 ottobre 2018
FP CGIL CISL FP
Boldorini Silveri