VENERDÌ 13 UNA GIORNATA DI ORDINARIA FOLLIA
Era terminata da poco l’illustrazione da parte dell’Amministrazione della proposta per la ripartizione del FPS 2016, quando nella sala riunioni ha fatto irruzione un gruppo di militanti di USB che, con un fazzoletto sul volto, che lasciava scoperti solo gli occhi, hanno preteso di essere ammessi alla riunione, pur continuando in segno di protesta a nascondere la propria identità. Ovviamente il risultato ottenuto da simile pagliacciata è stato il blocco della trattativa in corso e l’impossibilità per le altre OO.SS presenti all’incontro di entrare nel merito della proposta. Non ci meraviglia che USB, non firmando il nuovo CCNL si ritiene libera di non rispettarlo e pretende comunque di imporre la sua presenza al tavolo negoziale come parte di un’azione sindacale in difesa di spazi di partecipazione, ma quello che non possiamo accettare è la presenza di soggetti mascherati durante una trattativa: la contrattazione del
salario di produttività è un momento troppo importante per i lavoratori per essere ridotto ad una caricatura da film western.
La riunione è stata ovviamente rinviata a data da definire con danno enorme per i lavoratori, che vedono allontanarsi ulteriormente il momento della remunerazione delle attività svolte nel 2016. Oltretutto questa azione di boicottaggio è messa in atto da una organizzazione sindacale che non ha mai sottoscritto un accordo neanche quando i fondi non erano soggetti a decurtazione anzi aumentavano anno dopo anno, ma per USB c’era sempre una virgola fuori posto che impediva la
sottoscrizione dell’accordo.
La differenza sostanziale è che adesso si vuole impedire alle altre OO.SS. di trovare una soluzione ai problemi enormi che riguardano la distribuzione del FPS 2016.
Ricordiamo che sulle attività programmate in convenzione per il 2016 ha impattato fortemente la lavorazione del rientro dei capitali dall’estero ( voluntary disclosure) che ha visto coinvolti circa 4.500 operatori su base nazionale, ha costretto moltissimi uffici a rivedere la programmazione delle attività con la relativa ridistribuzione dei carichi di lavoro, oltretutto con la beffa che i 5 miliardi incassati
non sono stati calcolati ai fini dell’obiettivo monetario. Da qui la necessità, in sede di accordo, di trovare una soluzione per remunerare tale attività. Altro punto in discussione riguarda l’unificazione dei fondi relativi dell’ex Agenzia del Territorio e dell’ex Agenzia delle Entrate, operazione non semplice considerate le criticità organizzative nel 2016 e ancora esistenti. Riteniamo anche necessario rivedere
alcuni parametri delle attività professionali per adeguarli alle varie modifiche intervenute nel corso degli anni. Di questo dobbiamo e vogliamo discutere. Così come riteniamo necessario ricercare tutte le soluzioni percorribili per recuperare i tagli e accelerare i pagamenti dei compensi.
Quindi nulla di quello che FLP, l’altra organizzazione non firmataria del CCNL, sta blaterando nei suoi sempre più farneticanti comunicati è materia di confronto con l’Amministrazione, non c’è nessuna volontà da parte sindacale di discutere della“differenzazione del premio individuale” né l’Amministrazione ha avanzato una proposta in tal senso. Chiaramente non essendo presente al tavolo negoziale FLP non può sapere di cosa si discute e quindi è costretta ad inventare qualsiasi cosa.
Per quanto riguarda la presenza di FLP alle trattative , ribadiamo quanto affermato in altre occasioni: per la CGIL non è mai stato un problema né mai lo sarà, la CGIL ha una visione “alta” dei compiti e del ruolo del sindacato, siamo da sempre per l’unità dei lavoratori.
Ma siamo anche contro tutti i predicatori di odio, contro chi, per costruire il proprio consenso, per consolidare il senso di appartenenza, ha bisogno di un nemico esterno da aggredire, da insultare, un nemico su cui scaricare tutta la propria frustrazione e incapacità di dare una risposta credibile ai problemi dei lavoratori.
FP CGIL Nazionale
Luciano Boldorini