SI RIAVVIA IL CONFRONTO TRA PRIORITA’ E NUOVO CONTRATTO INTEGRATIVO
Oggi abbiamo avuto una riunione tecnica, incentrata sul metodo di confronto e sulla definizione delle priorità da affrontare rispetto ai vari e tutti importanti temi che abbiamo davanti.
Una riunione importante, anche se interlocutoria, perché serviva intanto riprendere il confronto che ultimamente era in stallo per diversi motivi più che altro legati al contesto generale, come abbiamo avuto modo di spiegare in precedenti comunicati.
Noi abbiamo posto come priorità .assoluta i seguenti temi: FUA 2018, progressioni economiche e passaggi di area.
Per quanto riguarda il FUA occorre procedere a fare l’accordo per la sua costituzione e verificare le risorse disponibili da assegnare ai vari capitoli. Tra cui naturalmente la quota da assegnare alle progressioni economiche 2018, che dovrà coprire perlomeno il numero di destinatari previsti originariamente dall’accordo triennale, che, come è noto prevede 12050 progressioni nei tre anni considerati.
Sui passaggi di area abbiamo chiesto quantomeno di procedere nell’immediato ai passaggi dalla prima alla seconda area, che non presentano particolari difficoltà e che possono essere attivati fino ad un numero di 507 unità, ovvero una quota pari alle assunzioni previste dall’esterno.
Per quel che concerne i passaggi dalla seconda alla terza area, abbiamo preso atto delle ferma volontà del tavolo sindacale e della controparte di portare a termine l’accordo, indipendentemente dall’esito del contenzioso in atto nei vari Tribunali della penisola. Ci siamo solo permessi di richiedere un chiarimento circa la modalità con la quale l’amministrazione intende orientarsi rispetto alle decisioni già assunte in primo grado, alla luce della sempre più insistente voce che ci dice che almeno una delle sentenze emesse e favorevoli ai lavoratori non è stata oggetto di ricorso in appello ed è pertanto passata in giudicato. Un fatto che, se confermato, ci pare assai singolare, nel senso che se questo determina un orientamento generale di non ricorrere avverso a queste sentenze rende inutile l’applicazione della famosa norma contenuta nel Testo Unico anche se non determinerebbe automatismi estensivi ma solo il riconoscimento a coloro che hanno avuto sentenza favorevole. Se invece così non è, come ci è parso di comprendere da quanto esposto dalla controparte, ci troveremmo nella situazione ancora più paradossale di una sentenza passata in giudicato a fronte di altre impugnate e di altre con pronunciamenti negativi del giudice. In questo contesto è evidente che la mancata impugnazione sarebbe dovuta solo ad inefficienze interne che, per quanto gravi siano, non mettono in discussione la linea generale adottata dall’amministrazione. Sul punto ci è stato promesso un chiarimento nella prossima riunione, programmata per il 28 giugno.
Sempre il 28 avremo all’ordine del giorno FUA 2018 e progressioni economiche, per le quali contiamo di addivenire ad un accordo entro massimo la fine di luglio.
Sul nuovo Contratto Integrativo abbiamo intanto concordato di procedere alla costituzione dell’Organismo paritetico per l’Innovazione, e sui restanti temi definito un approccio di carattere programmatico per i grandi agglomerati tematici: relazioni sindacali, salario di produttività, formazione, revisione dei profili professionali e tutele sociali. Saranno temi che occuperanno tutta la seconda metà di quest’anno con l’obiettivo di definire, entro lo stesso tempo, una nuova ipotesi di contratto integrativo che avrà vigenza dal prossimo anno. Al riguardo, tenuto conto della piattaforma che come FP CGIL abbiamo presentato in occasione della recente campagna RSU, avvieremo nei prossimi giorno contatti con le altre OO.SS. al fine di arrivare ad una piattaforma unitaria e condivisa da presentare ai lavoratori.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale Funzioni Centrali