Al Ministero della Difesa
Capo di Stato Maggiore Esercito
Gen. Corpo d’Armata Salvatore Farina
E,p.c.
Al Gabinetto del Ministro
Allo Studio legale Emanuela Mazzola
R o m a
Oggetto: Benessere del personale civile della difesa – Atto II°.
Egregio Generale,
come già evidenziato in altra analoga circostanza con la nota n. 262 U – FP 2018 del
28.05.2018 – tuttora priva di riscontro -, la scrivente O.S. è stata di recente informata dalle proprie
strutture territoriali siciliane dell’insolito atteggiamento assunto dal Comandante dell’11° Reparto
Infrastrutture di Palermo sul tema in oggetto e, più in generale, dei problemi registrati nell’ambito di
un sistema di relazioni sindacali impropriamente interpretato che tende decisamente ad eludere,
quando a non riconoscere, il ruolo e la rilevanza delle organizzazioni sindacali del personale
firmatarie del C.C.N.L. 2016/2018. Andiamo per ordine.
Con nota n. 207 del 10.01.2018 quel Comando comunicava alla R.S.U. e alle OO.SS.
territoriali l’ulteriore assegnazione di altri fondi da parte delle SS.AA. per il benessere del personale
anno 2017 e, concludendo, manifestava la propria disponibilità a ricevere eventuali proposte di
diverso utilizzo delle risorse economiche rese disponibili con la 2^ assegnazione entro il termine
stabilito nel 16.01.2018. Successivamente, la locale R.S.U. con nota n.1/2018 del 15.01.2018,
facendo riferimento alla predetta comunicazione chiedeva di fissare un incontro da estendere
anche ai rappresentanti sindacali territoriali, ovvero a quelle stesse organizzazioni sindacali a cui
era stata precedentemente comunicata dal citato Comandante l’assegnazione di ulteriori risorse
economiche per il benessere del personale riferita all’anno 2017.
Come era logico prevedere, e come del resto è sempre avvenuto anche sul tema in oggetto
l’anno scorso, alla riunione fissata da quel Comando per il 17 Gennaio u.s. insieme alla locale
R.S.U. si presentava la Fp Cgil con il proprio rappresentante territoriale che, anche sulla base della
normativa contrattuale vigente – ex art. 7, commi 3 e 4 lett. b) e g) del C.C.N.L. -, aveva di certo
pieno diritto a partecipare all’incontro.
Tuttavia, come anche confermato dalla lettera n. 1104 del 6 Febbraio c.a. trasmessa dal
predetto Comandante alla Fp Cgil di Palermo in risposta alle legittime rimostranze espresse da
quest’ultima sull’accaduto con lettera datata 22.01.2018, di fatto al nostro delegato è stato
consapevolmente ed illegittimamente impedito di presenziare alla riunione, perché testuale:
“omissis…considerato che non si stava effettuando una contrattazione, ho ritenuto non necessaria
la sua presenza”.
Un affermazione molto grave, e più in generale un comportamento francamente
inaccettabile che, a giudizio della scrivente O.S., viola apertamente le vigenti norme contrattuali
rendendo perfettamente evidente quale sia allo stato attuale l’approccio e il rispetto manifestato da
quel Comandante verso il sistema delle relazioni sindacali, le organizzazioni del personale e chi le
rappresenta.
La riunione con la R.S.U. si è poi regolarmente tenuta, anche se a tutt’oggi risulta priva di
verbale, ma è chiaro che a qualsiasi decisione siano in fine approdate le parti presenti essa non
potrà e non dovrà avere alcun seguito pratico, poiché a quel tavolo è stato impedito l’accesso e
l’esercizio delle proprie prerogative alle rappresentanze sindacali territoriali del personale civile di
quella struttura.
Del resto, a nessuna componente di parte pubblica è consentito di scegliere motu proprio
con quale rappresentanza od organizzazione sindacale discutere e confrontarsi in relazione alle
materie stabilite nell’attuale sistema di relazioni sindacali e, più in generale, nel C.C.N.L.. Le regole
sono tali perché devono essere da tutti osservate, se ne faccia una ragione quel Comando.
Premesso quanto sopra, sulla vicenda in esame La invitiamo cortesemente ad accertare i
fatti e assumere i provvedimenti del caso e, più in generale, a favorire il ripristino di un corretto
sistema di relazioni sindacali tra le parti che, in ogni caso, non abbia a prescindere dalla puntuale
osservanza e applicazione delle norme contrattuali richiamate, al fine di consentire alle RSU e alle
OO.SS. territoriali di esercitare il proprio ruolo di rappresentanza delle istanze delle lavoratrici e dei
lavoratori coinvolti.
In ultimo, profittando dell’occasione, ci consenta anche di evidenziarle che questa O.S.,
insieme alle altre sigle confederali che hanno sottoscritto il documento inviato lo scorso 28 Maggio,
attendono di ricevere una Sua cortese risposta.
Si ringrazia anticipatamente per l’attenzione ricevuta, e si resta in attesa di riscontro.
Allo studio legale in indirizzo si trasmette la presente per le valutazioni del caso.
Con viva cordialità
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero Difesa
Francesco Quinti