Inutile dirlo, la proposta di riordino consegnata dall’Amministrazione lo scorso 19 aprile non piace a nessuno, al vertice del Corpo, al personale Direttivo e Dirigente, al quello operativo e amministrativo; tutti scontenti e, senza ombra di dubbio, nuovamente penalizzati.
Per questo non ci convince l’idea di tornare al tavolo con i vertici dell’Amministrazione, sarebbe inutile, i tentativi sono già stati fatti e i risultati non sono stati quelli auspicati. Per questo ci rimane difficile seguire un percorso unitario, gli obiettivi e le strategie sono diverse, lo si evince dalle note pubblicate. Questa grande divisione creerebbe maggiore confusione tra le lavoratrici e i lavoratori che non capirebbero chi è a favore e chi è contrario.
La favola del sentite le organizzazioni sindacali è vera a metà; 12 anni di ingovernabilità del Corpo obbligano le parti a mettersi sedute e trovare soluzioni adeguate e migliorative, che valorizzino economicamente e professionalizzate il personale senza favoritismi e inciuci di parte.
L’unico che può cambiare la sorte del Corpo e fare qualcosa per migliorala è il neo Ministro dell’Interno. A lui abbiamo chiesto di prorogare i termini della Legge Delega e di riaprire il tavolo della trattativa con tutte le organizzazioni sindacali dei Vigili del Fuoco.
#Unici NellaTutela