LA SITUAZIONE DI BARI
Si è svolta ieri una riunione del tavolo nazionale incentrata su una informativa dell’episodio grave che
stiamo registrando a Bari, ove una verifica sull’agibilità dell’edificio che ospita Tribunale Penale e
Procura, attuata tramite una perizia ordinata dall’ente proprietario, l’Inail, ha certificato gravi ed
imminenti rischi addirittura di implosione dell’edificio. Fatto che ha determinato la necessità dello
sgombero e la predisposizione delle famose tende, al cui interno si svolgono le udienze. Uno sgombero
del tutto parziale, dobbiamo dire, perché incredibilmente abbiamo verificato che invece si tende a
mantenere all’interno del palazzo i lavoratori, i quali evidentemente o vengono ritenuti immuni dal
rischio oppure potenziali eroi civili. Non è certo così e su questo si è aperta la riunione con le
dichiarazioni della Capo Dipartimento che per prima si è dichiarata sconcertata di questa situazione,
aggiungendo di aver più volte richiamato i titolari degli Uffici, a quanto pare allo stato inutilmente, a non
consentire l’ingresso dei dipendenti. Per quanto riguarda il resto del racconto, purtroppo tristemente noto ai lavoratori di Bari ai quali va tutta la nostra solidarietà, le conclusioni sono che il Palazzo dovrà
naturalmente essere sgomberato e che occorre trovare soluzioni transitorie che consentano il prosieguo
delle attività, superando l’emergenza tenda, e la soluzione strutturale per la quale è vigente un bando per
il reperimento dei locali adatti. Soluzione transitoria che è stata preannunciata nella riapertura della sede distaccata di Modugno e nel reperimento di un palazzo ex INAIL situato a via Brigata Regina a Bari,
comunque a seguito di adeguamento logistico. A contorno di tutto questo la stessa Capo Dipartimento si
è dichiarata dispiaciuta per non avere incontrato le RSU in occasione del recente sopralluogo, che lo farà
al più presto, (sarà a Bari venerdì) e che ha intenzione di chiederne la presenza alla Conferenza
permanente.
Al riguardo noi ci siamo espressi concordando in sostanza sui seguenti punti:
– Che preliminarmente occorre procedere allo sgombero completo dei lavoratori impedendo il
prosieguo delle attività nel Palazzo, in particolare ritirando le disposizioni che li obbligano a
permanere all’interno dell’edificio;
– Che la RSU sia coinvolta insieme agli RLS e alle OO.SS. Territoriali in tutte le fasi di governo
della situazione emergenziale, anche in riferimento alle necessarie verifiche sull’agibilità delle
soluzioni transitorie individuate ed alle modalità organizzative conseguenti;
– Che in tale contesto si possano individuare soluzioni che attenuino il disagio dei lavoratori
derivante da allocazioni logistiche che possano presentare problemi di accesso con i servizi
pubblici o derivanti da sovraccarichi organizzativi, soluzioni naturalmente valutabili
prioritariamente a livello di confronto locale;
– Che prima del trasferimento del personale nella sede di Modugno venga avviata una procedura
di interpello riservata a tutti i lavoratori coinvolti nella vicenda al fine verificare l’esistenza di
disponibilità al trasferimento.
Queste le informazioni dovute ai nostri rappresentanti ed ai lavoratori, cui rinnoviamo la nostra piena
solidarietà e disponibilità ad ulteriore supporto, considerato che l’Amministrazione ci ha preannunciato una nuova informativa la prossima settimana. Il carattere nazionale del comunicato riguarda la rilevanza
mediatica che l’allestimento delle tende ha dato di un problema grave come la condizione logistica e di
sicurezza degli Uffici Giudiziari, rilevanza che noi riteniamo non possa essere parte solo della logica di
emergenze come questa, ma che debba riguardare la constatazione di come la politica dei tagli abbia fallito miseramente l’obiettivo di razionalizzare la spesa peggiorando condizioni di lavoro e qualità dei servizi.
Per questo, a nostro avviso, se le tende fossero state davvero un modo eclatante di denuncia, noi
avremmo condiviso.
Infine un doveroso chiarimento: abbiamo preso atto ieri, in considerazione delle eccezionalità della
situazione e del carattere meramente informativo della riunione, della presenza al tavolo delle OO.SS. non firmatarie del CCNL: resta però ferma la nostra posizione sul pieno rispetto del nuovo CCNL, in particolare per quel che riguarda la puntuale applicazione dell’art.7, che disciplina la titolarità della contrattazione integrativa in capo alle sole OO.SS. sottoscrittrici del CCNL.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Claudio Meloni Eugenio Marra Domenico Amoroso