Nella giornata di ieri è proseguito il confronto per il rinnovo del CCNL Anffas.
La discussione ha affrontato i temi rimasti in sospeso sulla parte normativa, a partire da quelli inerenti le tipologie di rapporto di lavoro.
Per quanto riguarda il part time è stato recepito quanto da noi proposto, segnatamente riguardo soprattutto il lavoro supplementare, e le causali per la trasformazione del rapporto di lavoro. Relativamente all’apprendistato, Anffas ha convenuto di non recepire nel contratto tutte e tre le fattispecie regolate dalla normativa, come inizialmente aveva richiesto, di escludere alcune categorie professionali, e di prevedere esclusivamente la riduzione percentuale sul tabellare e non il sotto inquadramento. Ci siamo pertanto riservati di produrre noi un testo alternativo a quello proposto, per il prossimo incontro. Anche per quanto riguarda il lavoro somministrato, abbiamo raggiunto l’accordo di normare solo quello a tempo determinato. Il problema, però, che dobbiamo affrontare, non di secondaria importanza, è che Anffas chiede di elevare in maniera per noi insostenibile le percentuali di ricorso a tutte le fattispecie, e chiede inoltre l’inserimento nel contratto del lavoro intermittente e a chiamata. Su quest’ultimo punto l’unico avanzamento registrato nella discussione è stato che Anffas si riserva di verificarne l’effettivo utilizzo, poiché sostiene che in alcuni territori è presente, anche con accordi. Sulle percentuali di ricorso alle varie tipologie di rapporto di lavoro, invece, restano, dopo un lungo confronto, notevoli distanze, in quanto l’unica alternativa, altrettanto per noi indisponibile, che Anffas ha proposto è la possibilità di accedere a deroghe a livello aziendale. Abbiamo fissato un ulteriore incontro per il 9 maggio prossimo.
Roma, 19 aprile 2018
p. FP CGIL
Denise Amerini