Riunione del 6 aprile: resoconto
Temi della riunione di venerdì 6 erano il Protocollo d’intesa sulla “mobilità del personale” e
lo “Smart working”; considerato che il materiale informativo è stato inviato
dall’Amministrazione alle ore 11,10, relativo al protocollo d’intesa e neppure un’ora prima
dell’incontro quello riguardante lo Smart working, abbiamo stigmatizzato tale anomalia
nel metodo per poi procedere alla discussione del primo punto all’ordine del giorno
rinviando ad altra data la discussione del resto.
La Bozza di accordo esposta dall’Amministrazione presentava punti poco chiari e
soprattutto non completi di dati. Rispetto alla stabilizzazione delle assegnazioni
temporanee abbiamo chiesto di sapere l’impatto che tale provvedimento avrebbe avuto
sulla “fotografia” dell’organico ai fini della mobilità volontaria, quindi abbiamo chiesto una
tabella contenente i numeri, i posti di lavoro coinvolti e le percentuali prima e dopo
l’eventuale stabilizzazione. Visto che la procedura di stabilizzazione dei distacchi è
avvenuta tra nov. 2014 e gen. 2015 abbiamo proposto, proprio per maggior trasparenza
e coerenza, di mantenere la dovuta priorità alla mobilità volontaria e, unitariamente a tutte
le OO.SS., di mantenere i distacchi fino alla loro naturale scadenza quando questi sono
stati disposti in base ad esigenze temporanee di natura personale o familiare.
Per quel che riguarda la mobilità a scambio abbiamo registrato una curiosa presa di
posizione dell’Amministrazione, che ha sostenuto che la stessa è possibile per tutto il
personale ma i cambi devono rispettare la firma del contratto: i lavoratori neo assunti
possono cambiare solo tra di loro, questo per evitare che un dipendente vicino al
pensionamento, possa accedere alla mobilità interna a scambio con un neo-assunto che
garantisce un apporto lavorativo evidentemente più duraturo negli anni. Naturalmente una
posizione irricevibile, per fortuna successivamente rientrata, e che avrebbe peggiorato
certamente quanto disposto in materia dallo stesso contratto integrativo.
Abbiamo inoltre ricordato all’Amministrazione la necessità di procedere ai passaggi
orizzontali proprio in previsione della mobilità e l’urgenza, in previsione della
stabilizzazione dei distacchi, di “posizionare” tutto quel personale che lavora presso istituti
da decenni ma sempre in posizione di distaccato poiché la sede di servizio non prevede
organico come, ad esempio, le Biblioteche annesse ai monumenti.
L’Amministrazione si è riservata di inserire le modifiche già concordate al tavolo, ha
assicurato che a breve comunicherà i dati richiesti e ha invitato le OO. SS. a comunicare
le eventuali ulteriori osservazioni sul testo del protocollo con l’obiettivo di chiudere
l’accordo nella prossima riunione, prevista alla fine della prossima settimana, quando
affronteremo anche il tema del lavoro agile. Non è stato possibile invece, per la lunghezza
del confronto, fare il punto sullo stato delle progressioni economiche 2017, tema anche
questo che affronteremo nella prossima riunione
Da ultimo, e non certo per ordine di importanza, abbiamo chiesto conto
all’amministrazione dello sconcertante episodio relativo alla mancata apertura di
Pasquetta del Palazzo Ducale di Mantova ed alle polemiche mediatiche connesse, in
particolare riferite alle dichiarazioni pubbliche del Direttore Assmann che ha tentato in tutti i
modi di riversare le responsabilità della chiusura ai lavoratori ed anche al Ministero,
quando era chiaro a tutti che il problema si è generato dalla cattiva programmazione e
dalla ignoranza manifesta delle norme. Insomma siamo alle solite: i cosiddetti direttori
manager impazzano, i media li inseguono, il Mibact non interviene e alla fine si
criminalizzano i lavoratori. Un film già visto che francamente ci ha stufati. Ai lavoratori di
Palazzo Ducale rinnoviamo tutta la nostra fattiva solidarietà.
Alle lavoratrici ed ai lavoratori chiediamo il sostegno diretto alle liste ed alle candidature
FP CGIL nelle RSU: il modo migliore per contrastare queste derive personalistiche.
FP CGIL NAZIONALE
Claudio Meloni