Polizia Penitenziaria: Delegazione Fp Cgil visita il carcere di Pescara

26 Marzo 2018

COMUNICATO SULLA CASA CIRCONDARIALE DI PESCARA

La FP CGIL di Pescara torna a denunciare problematiche relative alla Casa Circondariale di Pescara, con particolare riferimento alle condizioni di lavoro degli agenti di Polizia Penitenziaria.
In data odierna il Coordinatore Nazionale della FP CGIL Stefano Branchi, accompagnato da una delegazione della Segreteria Provinciale, ha effettuato un sopralluogo all’interno della Casa Circondariale da cui è emerso innanzitutto forte sovraffollamento dell’Istituto. La casa circondariale di Pescara che potrebbe ospitare circa 270 detenuti, oggi ne contiene circa 350. tale sovraffollamento, già di per sé pericoloso, è ulteriormente aggravato dalla presenza di un elevato numero di detenuti con problemi psichiatrici che, non potendo essere ospitati nei reparti specializzati (anch’essi pieni), sono collocati negli spazi comuni.
A fronte di questa situazione e ad aggravarla ulteriormente, si registra anche una grave carenza di personale, che sarebbe sottodimensionato già per la normale capienza (270 detenuti). Nell’attuale condizione di sovraffollamento, si riesce a garantire il funzionamento della struttura solo grazie all’abnegazione ed al senso del dovere degli agenti che svolgono doppi turni, ormai con costante regolarità, accorpando in capo a ciascun agente più funzioni contemporaneamente. Inoltre, nonostante i cancelli siano completamente automatizzati, i dispositivi non funzionano da molto tempo costringendo gli agenti ad intervenire manualmente e sottraendoli al normale servizio di sorveglianza (peraltro, si riscontra una generalizzata carenza di manutenzione alle strutture). La situazione del personale è destinata ad aggravarsi ulteriormente in considerazione del fatto che mentre sono già programmati alcuni pensionamenti nei prossimi mesi ad oggi non risulta programmato alcun aumento o semplice sostituzione del personale in uscita.
In questo stato di cose, poi, varie unità di personale vengono impiegate su funzioni diverse dai normali servizi d’istituto, sulla base di criteri non conosciuti, rendendo ancora più difficile l’attività per gli agenti che rimangono assegnati alla Casa Circondariale.
Dai fatti sopra descritti si comprende facilmente quanto siano gravose le condizioni di lavoro cui sono sottoposti gli agenti di Polizia Penitenziaria presso la casa Circondariale di Pescara, esposti a turni massacranti, al rischio costante di aggressioni, in attesa, ormai da troppo tempo, di un ritorno alla normalità.

Pescara, 23 marzo 2018

La Segreteria Provinciale FP CGIL
Stefano Di Domizio
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