VVF: accordi relativi alla valorizzazione, per quanto riguarda la retribuzione, delle peculiari condizioni di impiego del personale non direttivo e non dirigente e Direttivo e Dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

28 Febbraio 2018

Pubblichiamo gli accordi sottoscritti in data 27 febbraio 2018, relativi alla valorizzazione, per quanto riguarda l’aspetto economico, delle peculiari condizioni di impiego del personale non direttivo e non dirigente e direttivo e dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Consideriamo l’intesa sottoscritta il frutto di una mediazione raggiunta dopo mesi di faticosi e sofferti incontri tra Amministrazione e organizzazioni sindacali nazionali.

Essere riusciti a far riconoscere a tutto il personale del Corpo, cosi come richiamato nella norma, retribuzioni fisse e ricorrenti indirizzate all’indennità di rischio ed a quella mensile nonché un assegno di specificità legato al parametro delle anzianità di servizio di 14/22/ e 28 anni, ha rappresentato, per quanto ci riguarda, il risultato massimo ottenibile stanti gli attuali gli equilibri sindacali.

Siamo consapevoli che una parte di personale, quello più giovane con meno di 14 anni di servizio, non potrà ritenersi soddisfatto per il mancato riconoscimento della specificità.

Come Fp Cgil abbiamo lottato e ottenuto il riconoscimento del parametro economico di riferimento dell’indennità di rischio pari a 79,60 euro e di quella mensile pari a 61,23 per tutto il personale, cercando di rappresentare l’esigenza di rispondere al disagio procurato da 9 anni di blocco contrattuale nei confronti di tutti, sostenendo le nostre proposte di equità e parità di trattamento; purtroppo non siamo riusciti ad ottenere anche un riconoscimento sulla specificità, le percentuali di rappresentatività hanno fatto la differenza.

Ciò nonostante, assumendoci la responsabilità di quanto stavamo facendo, abbiamo ritenuto necessario sottoscriverete l’accordo per garantire alle lavoratrici ed ai lavoratori del Corpo di poter beneficiare, in breve tempo, delle risorse stanziate dall’attuale governo.

Non c’erano alternative; ulteriori risorse non sarebbero mai potute arrivare, la legge di stabilità era chiusa ed il governo, con l’avvicinarsi del 4 marzo 2018, si accingeva a chiudere il suo mandato. Chi ha sostenuto il contrario è stato un millantatore. Non firmare l’accordo, quindi, avrebbe peggiorato le condizioni economiche di tutti noi, rinviando la discussione alla prossima legge di stabilità, facendoci perdere quanto era stato reso disponibile in termini economici: 103 milioni di euro più ulteriori 11 milioni di euro dell’emendamento Fiano.

Per quanto attiene al personale con meno di 14 anni di anzianità di servizio, ci impegniamo a batterci al fine di garantire un maggiore incremento economico già dal prossimo accordo sindacale che riguarderà l’impiego delle risorse del c.d. emendamento Fiano, destinate al riconoscimento economico dei servizi operativi e quindi solo per il personale operativo.

Anche in questo caso, le percentuali di rappresentatività faranno la differenza; pertanto, per rendere possibile il raggiungimento di quegli obiettivi, vi chiediamo di sostenere la Cgil.

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto