Roma 19 febbraio 2018
Ai Responsabili Sanità Regionali
Ai Responsabilità Aree metropolitane
Loro sedi
Care Compagne e Cari Compagni
Il 12 e 14 u.s. si sono svolti i previsti incontri per il rinnovo del CCNL della Sanità Privata per
proseguire l’esame degli articoli del vigente contratto.
In via preliminare è stato da noi ribadito che eventuali identità di vedute e condivisioni sui singoli
articoli ovvero parti di essi, non costituivano, per nessuna delle due parti, decisioni finali che dovranno
essere assunte nel quadro più generale e di equilibrio di tutto il contratto.
Il confronto è stato ampio, in particolare su alcuni temi politicamente sensibili come il lavoro atipico,
a seguito del Decreto Legislativo 81/2015, e su alcuni istituti che possono avere significative ricadute per le lavoratrici e i lavoratori come, ad esempio, il riposo settimanale.
Quanto al lavoro atipico, abbiamo esaminato gli articoli che riguardano: il rapporto di lavoro a Part-
Time, il rapporto di lavoro a tempo determinato, la somministrazione di manodopera e la percentuale
massima di ricorso a queste due ultime tipologie di rapporto di lavoro.
Dopo un’ampia discussione sul merito, si è convenuto che le controparti ci invieranno loro proposte
scritte, compresa l’introduzione, da loro richiesta, del rapporto di lavoro in ’apprendistato.
Solo alla lettura di queste sarà possibile esprimere un primo giudizio, oltre che riproporre e avanzare le nostre proposte.
Allo stato dobbiamo registrare che le relazioni sindacali, cosi come sono declinate su questi temi nel
vigente CCNL, non dovrebbero subire modifiche regressive, anzi per parte nostra abbiamo richiesto un loro potenziamento in particolare sul diritto d’informazione circa il ricorso al lavoro a tempo determinato.
In sintesi, sul P.T dovrebbe essere mantenuta la percentuale oggi prevista, come pure la quantità di
ore per il lavoro supplementare.
Mentre per quanto attiene la trasformazione del rapporto da tempo pieno a tempo parziale e
viceversa, oltre recepire quanto previsto dalla norma di legge, abbiamo avanzato proposte di ampliamento delle causali in presenza di particolari situazioni personali e famigliari e di formazione.
Sempre sul P.T abbiamo presentato la proposta di consolidamento dell’orario di lavoro settimanale,
per il quale andrà definita una quota media di percentuale e l’arco temporale di riferimento.
Quanto al rapporto di lavoro a tempo determinato e alla somministrazione di manodopera, la
proposta della controparte è di mantenere le attuali percentuali, escludendo che possano variare in
aumento in contrattazione integrativa.
Su punto ci siamo riservati una risposta dopo che ci avranno inviato, come già ricordato, le loro
proposte scritte.
Per quanto riguarda le proroghe, fermo restando quanto previsto dal decreto sopra citato, esauriti i
36 mesi, ci hanno proposto la possibilità di proroga per altri 12 mesi.
Anche su quest’aspetto ci siamo riservati una risposta, facendo presente da subito che l’eventuale
possibilità di quest’ulteriore proroga dovrebbe essere materia di contrattazione integrativa per quanto
attiene le ragioni presuppongono la richiesta.
Inoltre, ci è stato richiesto di prevedere il periodo di prova, la nostra proposta è stata quella di
recepire quanto sarà previsto nel CCNL della Sanità Pubblica.
Infine per quanto riguarda la percentuale massima oggi prevista nel 40%, hanno proposto il suo
mantenimento, ma la questione è ancora aperta.
Sul telelavoro abbiamo proposto di inserire quanto sarà concordato nel CCNL pubblico ed hanno
accolto la proposta.
Anche sull’eventuale introduzione del Lavoro Agile converrebbero di recepire quanto sarà definito
nel CCNL pubblico Sono stati poi esaminati due articoli che, al momento, segnano una non poca distanza:
– l’assegnazione e trasferimento e il riposo settimanale.
Quanto al primo hanno chiesto di eliminare la possibilità, oggi prevista, di concordare i criteri per i
trasferimenti fra le aziende di un medesimo gruppo, richiesta alla quale ci siamo opposti. Anche su questo
tema ci invieranno una loro proposta.
Sul riposto settimanale, com’era prevedibile, ci hanno proposto il recepimento della norma di legge
che prevede che il riposto settimanale possa essere anche calcolato su una media di 14 giorni lavorativi (il che potrebbe comportare, ad esempio, che una persona possa lavorare per 12 giorni consecutivi).
Abbiamo affermato che il diritto al riposo non può essere disciplinato in modo largamente diverso
fra la Sanità Privata e quella Pubblica, per questo abbiamo proposto la stessa norma prevista per la Sanità Pubblica, e come ulteriore precisazione, abbiamo fatto presente che la discussione su questo punto non può essere disgiunta dal tema più ampio degli orari di lavoro.
L’esame dell’articolo delle ferie, ha portato a convergere sul mantenimento delle relazioni sindacali
come oggi previsto.
La novità è stata la loro proposta di prevedere il ricorso delle ferie anche a ore, per i giorni successivi
alle prime quattro settimane, su richiesta delle lavoratrici e dei lavoratori.
La questione merita un approfondimento al nostro interno e con CISL e UIL, per cui ci siamo riservati
una risposta.
Sulle ferie solidali abbiamo proposto che sia recepito quanto sarà stabilito nel CCNL pubblico, pur
riservandosi di leggere il testo, si sono dichiarati d’accordo.
Considerando la forte presenza di lavoratori e lavoratrici extracomunitarie, abbiamo avanzato la
proposta di concedere la possibilità di cumulare le ferie per raggiungere i Paesi d’origine. Si sono dichiarati d’accordo e ci hanno chiesto di presentare una proposta scritta.
Infine, la trattativa si è soffermata sugli articoli che riguardano i permessi retribuiti e non retribuiti.
Oltre alla necessità di recepire le disposizioni sulle unioni civili, abbiamo proposto di inserire alcune
tipologie di permessi oggi non previste, ad esempio per donazione di midollo osseo.
Abbiamo avanzato la richiesta di prevedere giorni di permesso per la formazione obbligatoria, cosi
come previsto nel CCNL pubblico, di riformulare i permessi per gravi motivi personali che oggi sono nella totale discrezionalità dei datori di lavoro per la loro concessione.
Così come abbiamo proposto l’inserimento nel CCNL del congedo per le donne vittime di violenza di
genere, così come sarà disciplinato nel CCNL pubblico, e il congedo parentale a ore.
Sull’insieme dei permessi ci hanno chiesto di formulare una nostra proposta scritta.
Come vi è noto è per noi importante tenere il tavolo del confronto aperto e, dopo le solite schermaglie, è stato fissato il prossimo incontro per il 26 febbraio, per tutta la giornata, dove proseguiremo l’esame degli articoli rimanenti, con esclusione di quelli che afferiscono parti economiche e ordinamentali,
in attesa delle conclusioni del CCNL della Sanità Pubblica.
Per il Comparto Sanità
Antonio Marchini