INPS: Rotazione del personale – Una Svolta????

01 Febbraio 2018

Il 29 gennaio si è tenuto l’incontro con l’Amministrazione sulla bozza di regolamento per la rotazione del personale – che alleghiamo – che l’Istituto è tenuto ad adottare in osservanza delle norme anticorruzione e degli indirizzi dettati in materia dall’ANAC. In base a detti indirizzi la rotazione è destinata ad intendersi come criterio organizzativo di carattere generale, applicabile a tutto il personale. Essa è, infatti, intesa non solo come rimedio preventivo alla corruzione e in generale alle cattive pratiche che possono essere innescate dal fatto di occuparsi per lungo tempo delle stesse attività e degli stessi procedimenti e servizi, instaurando relazioni sempre con gli stessi utenti, ma anche come strumento ordinario di organizzazione, che può contribuire alla formazione del personale, accrescendo le conoscenze e la preparazione personale del lavoratore. Si tratta, peraltro – come abbiamo evidenziato al tavolo – di uno dei vari strumenti che l’Amministrazione deve mettere in campo a tale scopo.La rotazione può essere attuata attraverso la modifica dei compiti attribuiti al personale (rotazione funzionale) o attraverso l’assegnazione ad ambiti territoriali differenti (rotazione territoriale).Si distingue ancora tra rotazione ordinaria e straordinaria, laddove quest’ultima è quella resa necessaria dal sospetto di condotte di natura corruttiva, che abbiano o meno rilevanza penale.Tuttavia, se per la generalità del personale la valutazione dell’adozione di iniziative volte alla rotazione degli addetti è rimessa al responsabile della struttura sulla base di criteri che dovranno essere determinati, il regolamento proposto è destinato ad avere una incidenza immediata e diretta su dirigenti, professionisti (medici, avvocati, tecnici e attuari) e titolari di posizione organizzativa.In relazione alla bozza presentata, sintetizziamo le nostre proposte:- inserimento della formazione del personale, nell’art. 2, tra i principi generali e gli strumenti di attuazione della rotazione, in quanto una formazione adeguata del personale è, anche nelle indicazioni dell’ANAC, “una misura fondamentale per garantire che sia acquisita dai dipendenti la qualità delle competenze professionali e trasversali necessarie per dar luogo alla rotazione”. A tal proposito, abbiamo chiesto che vi siano previsioni specifiche anche nel Piano della Formazione che discuteremo nelle prossime settimane;- la necessità che anche nelle eccezionali ipotesi di riattribuzione dell’incarico per una seconda volta (e terza volta per i titolari di p.o.), dovute a motivate ragioni di carattere organizzativo, siano rispettate le procedure ordinariamente previste per l’attribuzione dell’incarico di cui si tratta;
– l’inserimento, tra i destinatari della normativa, anche dei vicari, essendo paradossale che si imponga la rotazione a dirigenti e professionisti coordinatori mentre il vicariato possa essere a vita;- la razionalizzazione delle ipotesi previste dall’art. 9 per la riattribuzione dell’incarico, fino alla terza volta, ai titolari di posizione organizzativa, sulla falsariga di quanto previsto per professionisti e dirigenti (l’attuale formulazione appare vaga e non idonea a realizzare le finalità di legge);- l’applicazione del regolamento a tutti gli incarichi in corso, ivi compresi quelli conferiti in via provvisoria, valutando altresì con particolare attenzione le ipotesi in cui si tratti di incarichi conferiti al di fuori delle procedure previste e già espletati da svariati anni;- riguardo al personale non dirigenziale, un eventuale ricorso alla rotazione territoriale, ipotizzabile solo al ricorrere di circostanze del tutto eccezionali e che dovranno essere peraltro predeterminate, potrà avvenire solo nel rispetto delle garanzie di legge previste per tali spostamenti e comunque previa determinazione di idonei criteri, che nel regolamento esaminato non vengono precisati. Nel corso della discussione è altresì emersa l’opportunità, in relazione ai lavoratori iscritti ad albi professionali, di sottoporre il testo definitivo alle osservazioni dei rispettivi ordini professionali. Con particolare riferimento ai titolari di p.o., è stata manifestata l’esigenza di contemperare le esigenze imposte dalla rotazione con quelle derivanti dalla garanzia della continuità dell’azione amministrativa, tramite adeguate misure organizzative. L’Amministrazione si è impegnata ad esaminare tutte le osservazioni poste ed a ripresentare un nuovo testo in un prossimo incontro.

Roma, 31 gennaio 2018

IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INPS
Matteo Ariano

 

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