MIBACT – Comunicato su riunione commissione passaggi area

29 Gennaio 2018

Abbiamo avuto venerdì un altro incontro in Commissione Tecnica sui passaggi di area. Nell’ambito della discussione sono preliminarmente emerse alcune valutazioni in particolare sul budget potenzialmente disponibile per gli scorrimenti. Per comprendere come, nel caso auspicabile di una autorizzazione degli organi di controllo, si possa esplicare questo processo. Perché, anche in questo caso, non si eliminano certo alcune criticità, che vanno evidenziate preliminarmente, a partire dalla definizione delle quantità economiche disponibili, ovvero fino al famoso 50% rispetto alla dotazione ordinaria di budget assunzionale. Noi abbiamo chiesto che venga utilizzato tutto il budget disponibile e solo su quella base calcolare il numero degli scorrimenti ipotizzabili. Seconda questione: la norma generale (e quella MEF): autorizza gli scorrimenti sulla base dei posti disponibili e noi abbiamo regioni con profili utilmente collocati nelle vecchie graduatorie, ma in soprannumero.
Terza questione: quanti sono i posti disponibili rispetto al limite del 50% e quali sono le soluzioni per quei profili non messi a concorso, come per esempio i funzionari statistici, o i diagnosti? Come potete notare non sono poche le problematiche da affrontare: ma il tutto è conseguente all’autorizzazione che l’Amministrazione si è ancora una volta impegnata a richiedere agli organi di controllo.
Il tavolo si è pertanto congedato con l’impegno dell’Amministrazione a verificare presso il Dipartimento della Funzione Pubblica la possibilità di avere questa autorizzazione e anche in questo caso noi abbiamo rilevato che ci aspettiamo il pieno impegno della parte politica a battere i pugni sui tavoli giusti e a rivendicare pari dignità per il MIBACT a fronte di soluzioni trovate per altri Enti, in particolare il MEF che predica bene e razzola malissimo.
Sempre in tale contesto noi abbiamo infine rilevato che l’opzione dello scorrimento del passaggio dall’area prima all’area seconda è relativamente più semplice, sia per il costo del tutto irrisorio (l’Amministrazione ha calcolato come esempio che il passaggio di 230 lavoratori costerebbe all’incirca 390 mila euro) che per i numeri disponibili (la programmazione del concorso a 507 posti di seconda area consente teoricamente il passaggio di un numero equivalente). Sulla base di questo a nostro avviso la semplificazione del processo consente per questi lavoratori un processo meno difficoltoso, nel caso anche utilizzando la norma in Testo Unico.
Questo è lo scenario che abbiamo davanti e, a fronte dello stesso, rimane immutato il nostro impegno finalizzato a cogliere ogni opportunità che consenta il giusto riconoscimento delle aspettative dei lavoratori.

Claudio Meloni FP CGIL Nazionale Mibact

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