LA CGIL NON HA SOTTOSCRITTO L’ACCORDO FUA 2017
LE NOSTRE RAGIONI
Si è svolto ieri il previsto incontro con l’Amministrazione avente per oggetto la distribuzione del Fua 2017. Questo Accordo avrebbe dovuto contenere le progressioni economiche per il 2017, invece per mancanza di volontà politica da parte dell’Amministrazione, tutto questo non è stato realizzato.
Sono state tradite le aspettative dei lavoratori e dei 1300 firmatari della petizione pro progressioni economiche
Se ci fossero state sinergia e unitarietà con tutte le altre OO.SS. oggi l’avvio delle progressioni economiche sarebbero una realtà, invece siamo rimasti gli unici con la nostra coerenza a sostenere che tale progetto sarebbe stato realizzabile. Era stato introdotto un articolo capestro, che come abbiamo denunciato ieri, avrebbe ristretto in futuro il numero di progressioni e limitato l’autonomia di una futura trattativa. Abbiamo richiesto lo stralcio dell’Art. 12 dalla bozza e la sottoscrizione di un protocollo a parte che individuasse un percorso e istituisse una Commissione paritetica per le progressioni. Il Segretario generale e le OO.SS.firmatarie si sono inspiegabilmente opposti ma almeno le parti peggiori dell’articolo sono state espunte. E siamo riusciti a far cambiare le parole “Gruppo di lavoro”, fortemente inadeguate, in “Commissione”. L’articolo è stato mantenuto però all’interno dell’accordo, per volere del Segretario generale e dei firmatari.
INOLTRE LA DISTRIBUZIONE DEL FUA 2017 CONTIENE:
L’aumento delle posizioni organizzative delle sedi romane da 111 a 113, aumento, a nostro avviso, ingiustificato;
L’esclusione del 62%, a priori, del personale destinatario del premio individuale, previsto solo per il 38%;
L’esclusione della contrattazione decentrata per le sedi romane;
Una potenziale e maggiore disparità tra i lavoratori, in considerazione del fatto che ci saranno colleghi che percepirebbero solo la Produttività collettiva ed altri che, sommando la Produttività Collettiva ad altri istituti, potrebbero arrivare a percepire oltre 4.000 €.
Le uniche note positive sono la dichiarazione unilaterale da parte dell’Amministrazione al passaggio tra le aree, consentito dal d.lvo 75/2017 che prevede tale possibilità grazie all’accantonamento del 20% delle risorse risparmiate dal personale cessato e l’accordo sui risparmi di spesa che andranno ad incrementare la produttività collettiva di 65.000€ circa e di importo uguale per i progetti finalizzati. La Cgil si impegna a vigilare affinché non ci siano ulteriori danni a discapito dei lavoratori nell’applicazione dell’accordo e sarà presente nella costituenda Commissione Paritetica per le progressioni economiche.
La Coordinatrice Nazionale Fp Cgil Corte dei conti
Susanna Di Folco