‘Basta chiacchiere, verita’ su cifre. Pronti a mobilitazione’
Roma, 27 novembre 2017
“Al premier Gentiloni, ai ministri competenti Padoan, Madia, Minniti e Orlando chiediamo con forza un chiarimento sul contratto che le lavoratrici e i lavoratori in divisa attendono da 9 anni, sul balletto di cifre inspiegabili e infondate che appena qualche giorno hanno fatto trapelare il messaggio di ‘miracolosi’ aumenti da gennaio. Il dato vero, purtroppo, e’ che dal 25 luglio scorso, giorno della convocazione e dell’apertura del tavolo contrattuale, non abbiamo avuto piu’ notizie e questo e’ francamente inaccettabile”.
Lo affermano il segretario nazionale della Cgil Fp Salvatore Chiaramonte e il segretario generale del Silp Cgil Daniele Tissone.
“Il governo – dicono Chiaramonte e Tissone – da 3 mesi e’ in ‘silenzio radio’, salvo qualche velina pubblicata dai giornali piu’ per vendere copie che per dare un contributo alla trattativa. Visto che gli incrementi salariali dovrebbero decorrere da gennaio, come si pensa di chiudere presto e bene un contratto senza alcuna discussione reale sulla piattaforme che abbiamo presentato?”.
“Al presidente del Consiglio – proseguono i due sindacalisti – chiediamo di confermare le risorse gia’ previste per il rinnovo contrattuale per il 2016 e il 2017, chiediamo certezze sugli 85 euro mensili medi e garanzie per tutto il personale privato dal primo gennaio del bonus 80 euro, a prescindere dalla qualifica e dal ruolo. Per far questo servono risorse aggiuntive e occorrono adeguati stanziamenti extracontrattuali per il lavoro straordinario delle forze di polizia, a cui oggi si ricorre in misura smisurata e che soprattutto viene pagato in maniera inferiore rispetto al lavoro ordinario, stesso dicasi per le restanti voci accessorie. Il 2 dicembre – aggiungono – assieme alla Cgil che scende in piazza per le pensioni, saremo mobilitati anche per questo. Al governo chiediamo risposte, non chiacchiere”.