Si è svolta il 21 u.s. la riunione della cabina di regia relativa alla mobilità del personale della Croce Rossa. Sulla questione della ricollocazione dei professionisti e dei medici, pur essendo stato prodotto un emendamento al decreto fiscale che permette la stabilizzazione di coloro che sono già comandati nonché possibilità del passaggio agli enti di ricerca, abbiamo constatato che al 20 di novembre il Dipartimento ancora non sa dove saranno ricollocati alcuni di questi lavoratori, di più, ha dichiarato che si occuperà di cercare una collocazione solo dopo il 7 dicembre, data in cui entrerà in vigore il Decreto Fiscale. E’ chiaro che la cosa desta moltissime preoccupazioni visti i tempi esigui che ci separano dalla fine dell’anno. Sulla questione degli stabilizzati/stabilizzandi, nonostante le numerose note, inviate già dallo scorso settembre, il Dipartimento, alla presenza dei rappresentanti delle regioni e della Croce Rossa, si è limitato a chiedere alla Croce Rossa di scrivere alla Conferenza delle Regioni per aprire un tavolo in cui definire la riapertura della procedura di ricollocazione degli autisti soccorritori di cui alla legge di Bilancio 2017; Croce Rossa ha dichiarato che provvederà immediatamente. Dopo il tavolo con la conferenza delle Regioni ripartiranno le trattative regionali per la ricollocazioni dei lavoratori stabilizzati/stabilizzandi. Sorge però spontanea una domanda: se questa era l’unica azione da compiere perché il Dipartimento e la Cri non hanno ritenuto di riaprire il tavolo già dallo scorso settembre, quando l’abbiamo richiesto, e perché si è voluto in questo modo danneggiare i lavoratori stabilizzati costringendoli ad affrontare ingenti spese per la permanenza in una sede diversa da quella di residenza. E’ stato assicurato, a seguito delle nostre pressioni, che sin dall’apertura del tavolo si potrà ricorrere all’istituto dell’avvalimento per potere risolvere nell’immediatezza una situazione per troppo a lungo perpetrata. Inutile dire che i tempi strettissimi destano preoccupazione anche per questa categoria di lavoratori e che nulla è stato detto per coloro che verranno stabilizzati, in virtù di ulteriori sentenze, anche dopo il 1° gennaio 2018. Sulla questione dei richiamati la faccenda è ancora più fumosa: la Funzione Pubblica ha dichiarato che non è in grado di ricollocarli entro la fine dell’anno ed ha chiesto a Croce Rossa di farsene carico per un ulteriore mese; Croce Rossa dal canto suo ha dichiarato che non ha strumenti normativi per evitare la procedura ex art 33 dal 1° gennaio. Alla fine della riunione Funzione Pubblica ha dichiarato che si occuperà di trovare il modo per effettuare le ricollocazioni entro gennaio 2018 senza l’applicazione dell’art. 33. A questa affermazione abbiamo ribadito che ciò deve valere per tutti quelli non ricollocati e che la FPCGIL non accetterà procedure di messa in mobilità ex art. 33 per nessun lavoratore della Cri. Sulla questione dell’assegno ad personam, da noi nuovamente sollecitato, il Dipartimento si è impegnato a pubblicare sul sito della mobilità una circolare esplicativa mentre non ha dato alcuna spiegazione alle nostre istanze relative alle difformità di inquadramento del personale transitato sia nel SSN sia nelle Amministrazioni Centrali. Non è stata data inoltre risposta sulla richiesta di rivedere le posizioni di alcuni lavoratori che sono stati inquadrati, nelle fasi precedenti, in ruoli completamente diversi da quelli di provenienza con grave danno per la propria professionalità. Sul contingente che rimane in forze presso l’Ente liquidatore il Dipartimento ha concordato che la ricollocazione avverrà gradualmente entro il 31 marzo fermo restando quanto stabilito all’art. 16 del decreto fiscale. Pur avendo strappato alla fine della riunione l’impegno della controparte a non procedere in nessun caso alla applicazione della mobilità ex art. 33 riteniamo la riunione dello scorso 21 novembre, visto l’approssimarsi del termine del 31 dicembre, insufficiente anche in considerazione del fatto che la scrivente ha sollecitato unitariamente un tavolo di confronto sin dai primi di settembre. Abbiamo inoltre chiesto di riaggiornarci a brevissimo, anche in sede di incontri tecnici, per monitorare lo sviluppo della situazione. Vi terremo informati sugli sviluppi.
Roma, 24 novembre 2017
Per FPCGIL Nazionale
Nicoletta Grieco