VVF: Ordinamento professionale

02 Novembre 2017

02.11.2017 – Relazione incontro del 26 ottobre – La Fp Cgil VVF dice NO

Premessa

La Fp Cgil VVF è sempre stata contraria alla pubblicizzazione del rapporto di lavoro. Ha sempre sostenuto che i D.Lgs., il 217/05 e il 139/06, andavano completamente riscritti. Per questo ha chiesto e ottenuto, dopo 12 anni di arretramento del Corpo, la modifica dei testi grazie alla c.d. Delega Madia.
La prima proposta di modifica che ci fu presentata l’8 Febbraio 2017 dall’Amministrazione, come tutti ricorderanno, oltre ad essere peggiorativa rispetto all’attuale ordinamento professionale conteneva al suo interno anche  il subdolo tentativo di collocare un prefetto a Capo del Corpo.
La grande mobilitazione messa in campo dalla FP Cgil VVF, sostenuta dalla Confederazione Cgil e dalla Segretaria Generale Susanna Camusso, convinse il Ministro Minniti ad azzerare quanto proposto dall’Amministrazione e, successivamente, il 5 aprile 2017, a far sottoscrivere un protocollo di intesa con le organizzazioni sindacali impegnando le parti a valorizzare le diverse professionalità del Corpo e ad esaminare l’intero impianto ordinamentale previo compatibilità sistemica ed economica.
A seguito di quell’accordo, fino al 26 ottobre u.s., ci sono stati alcuni incontri tra organizzazioni sindacali e Amministrazione che hanno riguardato la parte finanziaria (87 milioni di euro) e la parte ordinamentale (16 milioni di euro). Il risultato, come vedremo, non è stato quello che le lavoratrici e i lavoratori auspicavano.

Resoconto della riunione del 26 ottobre

Il 26 ottobre u.s, presso il Dipartimento si è tenuto l’atteso incontro riguardante il riordino dei compiti, delle funzioni e dell’ordinamento del Corpo Nazionale VVF in attuazione della delega Madia Legge 13 agosto 2015, n. 124, alla presenza del Sottosegretario, del Capo Dipartimento, del Capo del Corpo e dei Direttori Centrali.
La proposta presentata, un riassunto privo di contenuti e di difficile valutazione, non coglie, a nostro avviso, quella opportunità concessa al Corpo dalla delega Madia di migliorare le tante storture contenute nell’attuale decreto legislativo 217/05.
Il testo composto da 10 punti, privo di corrispettivi economici di spesa e numeri di riferimento, non ci ha permesso di apprezzare lo sforzo profuso in questi otto lunghi mesi di discussione e mediazione frutto del protocollo d’intesa sottoscritto il 5 aprile.
Il silenzio dell’Amministrazione sulle modifiche da noi proposte sul D.Lgs. 139/06, risalta la volontà di mantenere il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco subalterno al potere burocratico dei Prefetti e al potere politico.
Nei pochi minuti concessi per gli interventi, abbiamo con convinzione ribadito la nostra posizione, senza voler entrare nello specifico se non su alcuni punti a nostro giudizio importanti: il vertice del Dipartimento e del Corpo Nazionale deve essere unificato ad appannaggio della Dirigenza Generale del Corpo Nazionale VVF. proveniente dalla carriera tecnico operativa, ossia, l’attuale Capo del Corpo. Questo in linea con quanto avviene nelle altre forze dello Stato, prese purtroppo a riferimento da talune organizzazioni sindacali, e dalle quali, purtroppo, ne importiamo soltanto le parti più negative. Il Governo può ancora prefiggersi questo obiettivo, il risparmio legato all’unificazione del vertice potrebbe essere reinvestito nel Corpo migliorandone l’organizzazione.
Per quanto riguarda il testo di modifica del D.Lgs. 217 presentato dall’Amministrazione, abbiamo espresso il giudizio di assoluta contrarietà. Oltre ad essere privo di una qualsivoglia proposta strategica non coglie, a nostro avviso, la finalità concessa dalla Delega. Non migliora l’impianto organizzativo del Corpo rispetto alle necessità di decentramento, non ripaga il merito dei lavoratori, non da alcuna certezza ai bisogni ed alle aspettative del personale sia operativo che amministrativo, semmai lo penalizza,  favorisce nuovi e falsi ruoli apicali, sminuendo quelli esistenti per rispondere ad esigenze “personalistiche” di carriere. Una vergogna.
Queste le motivazioni che hanno spinto la Fp Cgil VVF ad esprimere la totale contrarietà al testo. La creazione di ruoli come quello dei “Direttivi Aggiunti”, utili soltanto a confondere i lavoratori e a giustificarne i vantaggi concessi, ad-hoc, per una parte di personale.
Creare un ruolo “cuscinetto” nel contratto direttivi e dirigenti – così lo ha denominato l’Amministrazione nel corso della presentazione – aperto oltre che ai laureti con la quinquennale anche ai diplomati e ai laureti con la triennale (i titoli richiesti dalla norma per accedervi sono la laurea quinquennale e l’abilitazione professionale) viola ogni tipo di regolamentazione contrattuale e ordinamentale, al contempo svilisce coloro i quali, dopo anni dedicati allo studio e alla specializzazione, attualmente ricoprono l’incarico di Direttori Vice Dirigenti.
La nostra proposta in merito è quella di riconoscere al personale interessato l’anzianità maturata e l’esperienza acquisita nel Corpo collocandolo in una posizione apicale nel contratto dei non direttivi e non dirigenti, istituendo il ruolo dei “Direttori Aggiunti”, e attribuendo loro un livello retributivo e funzioni equivalenti agli attuali DVD.
Al personale in possesso dei requisiti previsti dalla norma 217/05, si dovrà dare la possibilità di partecipare ai concorsi speciali che, ricordiamo, l’Amministrazione ha ritenuto opportuno eliminare dalla proposta presentata. Questa modifica, è certo, non avrebbe concesso a qualcuno di transitare nel contratto dei direttivi e dirigenti ma non è possibile farsi un decreto su misura.
Abbiamo dichiarato la nostra contrarietà sul passaggio a ruolo aperto a Capo Reparto, un’operazione di facciata, che bloccherà i passaggi di qualifica a Capo Squadra e di contro determinerà il demansionamento degli attuali CR che, alla lunga, saranno costretti a svolgere le mansioni previste per i CS. Da simulazioni effettuate, inoltre, risulterà quasi impossibile maturare l’anzianità necessaria (12 anni) per aspirare a diventare Capo Reparto a ruolo aperto. Appare quindi evidente come l’operazione, per l’ennesima volta, avverrà senza investimenti per il personale e a costo zero per l’Amministrazione. Oltre al danno, anche la beffa.

Conclusioni     

La Fp Cgil VVF non intende nascondere le “marachelle” dell’Amministrazione sostenuta da qualche organizzazione sindacale connivente. Questa così come predisposta è l’ennesima riforma inutile se non addirittura controproducente. Non ci faremo paladini del fare in fretta e chiudere, penalizzando l’85% del personale del Corpo. Non saremo disposti a subire il ricatto del blocco delle risorse da parte del Governo; chi intende farlo lo faccia, la Fp Cgil VVF non sarà complice.
Siamo altresì consapevoli che il personale sente la necessità di vedersi riconosciuti incrementi economici, tuttavia, per il ruolo che svolgiamo, la proposta di riordino delle carriere presentata il 26 Ottobre rimane irricevibile.
Non valorizzare le figure professionali, non riconoscere il merito e rimanere ancorati al vecchio criterio dell’anzianità è una scelta che peggiora le aspettative di crescita auspicate dal personale tutto, sia operativo sia amministrativo tecnico e tecnico informatico.
Abbiamo subito la riforma del 2005, sostenuta dalle solite consociative rappresentanze sindacali,  pagandone le conseguenze per 12 anni;  evidentemente non sono bastati.
E’ indispensabile intervenire e cambiare il testo una volta presentato alle commissioni parlamentari. Lo faremo cercando di svolgere il nostro ruolo mettendo in campo tutte le opzioni possibili chiedendo le modifiche e le cancellazioni necessarie.
Un riordino non può contenere provvedimenti predisposti ad-hoc per qualcuno, questo è improponibile e inaccettabile, una vergogna, per il sindacato, per l’Amministrazione e per il vertice politico.
Aspettiamo di prendere visione dell’articolato completo che verrà presentato dall’Amministrazione  e sul quale faremo i dovuti ulteriori approfondimenti. Chiediamo alle lavoratrici ed ai lavoratori di sostenere la Fp Cgil VVF e dire NO a questa modifica di riordino così come è stata presentata.

Coordinatore Nazionale FP CGIL VVF
Mauro GIULIANELLA 

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