Mibact – Comunicato su esito riunione 26 ottobre e allegato

27 Ottobre 2017

Roma 27 ottobre 2017

FUA 2017, POSIZIONI ORGANIZZATIVE, PROGRESSIONI ECONOMICHE, MOBILITA’ E PROGETTI LOCALI: RESOCONTO SULLA RIUNIONE DEL 26 OTTOBRE 2017 

la riunione di ieri è stata importante per diversi motivi, e pertanto vi illustriamo i temi per singolo punto:

FUA 2017 
sono finalmente state rese disponibili le risorse per remunerare il FUA 2017. Pertanto, a seguito dell’emanazione del decreto di riparto, avvenuta ieri, gli Uffici possono procedere al pagamento. Vi invitiamo al riguardo a verificare gli adempimenti in capo ai singoli Uffici, tenuto conto delle scadenze sul cedolino unico;

PROGETTI LOCALI 2017 
siglato l’accordo sui progetti locali 2017. In allegato l’accordo con la precisazione che lo stesso sarà esigibile solo dopo la firma definitiva che avverrà dopo la certificazione degli organi di controllo. I progetti locali sono il frutto della ricerca paziente di risorse dalle economie del FUA degli anni scorsi e garantiscono una parametrazione media pro capite intorno ai 700/800 euro;

MOBILITA’ VOLONTARIA 
Ci hanno comunicato che la verifica dei titoli presentati dai candidati è quasi al termine e ci hanno indicato la data del 7 novembre 2017 come data di pubblicazione delle graduatorie. Naturalmente, come sempre accade, le date indicate sono sempre da prendere con le molle, ma in ogni caso siamo al termine di questa procedura;

POSIZIONI ORGANIZZATIVE 
è finalmente iniziato il confronto sui criteri di attribuzione delle posizioni organizzative, un tema lungamente atteso dai lavoratori interessati. L’accordo di quest’anno ha un dato positivo, relativo alla sua decorrenza, che sarà il 1 gennaio 2017 ed alcune criticità, relative alla identificazione di criteri utili a retribuire tutte le posizioni rilevate e allo stesso tempo mantenersi entro la quota di budget indicata sul FUA (1.750.000 euro). L’Amministrazione ha proposto di mantenere gli attuali criteri, ovvero l’identificazione quantitativa del numero di visitatori per i direttori dei Musei, e di ampliare la platea dei possibili beneficiari ai Capi Area delle Soprintendenze ed ai Direttori Amministrativi dei Musei autonomi. Noi ci siamo dichiarati favorevoli all’ampliamento e contrari al mantenimento dei criteri quantitativi che in tal modo penalizzerebbero la gran parte dei funzionari direttori dei Musei. Allo stesso tempo ci è stato proposto di avviare una revisione di questi criteri però posticipandola al 2018, anche alla luce di un possibile incremento della quota FUA da destinare. Anche in questo caso abbiamo espresso perplessità e chiesto invece di individuare già da questo accordo criteri che consentano l’erogazione di queste somme a tutti coloro che sono stati chiamati nel corso dell’anno all’espletamento di questi incarichi, delicati e pieni di responsabilità. Come ulteriore dato positivo l’accordo porrà termine alla incompatibilità delle posizioni organizzative con la partecipazione ai progetti locali. L’Amministrazione ci ha allora comunicato che ha bisogno ancora di qualche giorno per quantificare con esattezza la platea dei possibili destinatari e pertanto nella prossima riunione avremo dati più attendibili su cui confrontarci, sperando di chiudere questa partita. Vi terremo puntualmente informati.

PROGRESSIONI ECONOMICHE 2017 
Abbiamo rappresentato preliminarmente, ed in modo molto duro, lo sconcerto che ha causato tra i lavoratori la pubblicazione della Circolare 239 con i temi che dovrebbero essere oggetto dei quiz. In particolare la ridondanza di testi e monografie incentrate sulla riforma, quasi come se le progressioni economiche fossero una occasione di indottrinamento e non una valutazione delle capacità professionali. In questo contesto si sono inserite le solite strumentalizzazioni da parte di alcune sigle autonome (UNSA e FLP), le quali, dopo avere condiviso il percorso ed i criteri scelti, hanno pensato bene di sfilarsi e tentare di buttare questa vicenda nel polverone utile alla prossima campagna RSU. Non ci stiamo a questi giochetti irresponsabili che rischiano seriamente di mettere in discussione un processo di avanzamento professionale che riguarderà più di 5 mila lavoratori, abbiamo messo in guardia l’Amministrazione da ogni tentazione di rinvio ed abbiamo chiesto preliminarmente di conoscere se l’accordo sia stato certificato dagli organi di controllo, altrimenti non si comprende di cosa stiamo parlando. Ed abbiamo inoltre chiesto di avere, nel più breve tempo possibile, i quiz e le risposte, nonché di conoscere le modalità tramite cui si effettuerà la prova a quiz. Le risposte sono state le seguenti: l’accordo ancora non è stato certificato dagli organi di controllo, ma contano di avere la certificazione a giorni; ci saranno forniti nel giro di una decina di giorni i quiz con le risposte esatte. I quiz saranno complessivamente 100 per la prima area, 200 per la seconda e 300 per la terza, da cui si pescheranno i 30 che saranno oggetto della prova. La modalità di effettuazione delle prove deve essere ancora valutata: l’Amministrazione è stata generica su questo punto limitandosi a dirci che saranno utilizzate le postazioni di lavoro. Ma su questo punto occorrono ulteriori approfondimenti in relazione alle condizioni logistiche e strumentali di molte sedi periferiche, ovvero con riferimento alle note carenze in alcuni Uffici di postazioni utili. Ma sono questioni a nostro parere superabili, individuando soluzioni ad hoc. Quindi avremo in anticipo i quiz e le relative risposte, con buona pace delle cassandre improvvisate, e faremo in modo di far garantire un ordinato svolgimento del processo nonché il rispetto della data del 31 dicembre prossimo per la conclusione del processo. Non riteniamo, alla luce di questi chiarimenti, di dover ulteriormente specificare che queste prove saranno accessibili a tutti e che non comporteranno seri sforzi per i candidati: questo lo verificheranno i lavoratori al momento in cui i quiz saranno pubblicati e se e quando sarà garantita una adeguata possibilità di effettuazione delle prove. Noi possiamo solo tentare di tranquillizzare i lavoratori e di invitarli a non farsi trascinare in un dibattito strumentale, attizzato per tutti altri scopi. I nostro obiettivi rimangono quelli di rispettare gli impegni assunti con i lavoratori e di arrivare almeno alle 12.050 progressioni entro il 2018. Almeno, perché secondo noi, come abbiamo peraltro già proposto, ci sono le condizioni per un ulteriore ampliamento della platea dei possibili destinatari. Al momento vogliamo concludere felicemente il percorso che, con le progressioni di quest’anno, porta a quasi 9000 il numero dei beneficiari in due anni. Fatti, non chiacchiere, al servizio dei lavoratori.

Fp Cgil Nazionale Mibact
Claudio Meloni

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