COMUNICATO
Il 3 ottobre si è finalmente tenuto un incontro sulla situazione del Ministero e delle due Agenzie, così come da noi richiesto lo scorso 14 giugno.
Nel corso della riunione, si è evidenziata al Ministro la situazione di profonda incertezza che investe le due Agenzie e lo stesso Ministero, con rilevanti ripercussioni negative sull’attività ispettiva e sulle politiche attive del lavoro.Si rende, pertanto, necessario governare i processi di cambiamento voluti dallo stesso Ministro ed intervenire con investimenti, oltreché con un ruolo di indirizzo.
Sulla riorganizzazionedel Ministero del Lavoro abbiamo chiesto un maggiore coinvolgimento delle OO.SS.,per garantire che il ruolo di indirizzo e coordinamento del Ministero sia mantenuto, soprattutto in considerazione della delicata fase di trasformazione avviatasi.
Una prima occasione di investimento concreto è certamente data dalla leggedi bilancio, rispetto alla quale abbiamo chiesto al Ministro un impegno aggiuntivo per verificare la possibilità di far inserire risorse utili sul FUA per il finanziamento delle progressioni economiche del personale del Ministero e di quello transitato nelle due Agenzie. Abbiamo quindi chiesto un suo intervento politico nei confronti del MEF, per ottenere uno spostamento in avanti del termine di chiusura delle progressioni economiche, in considerazione delle criticità derivanti dalla nascita delle due Agenzie.
Relativamente ad Anpal, siamo stati informati dell’imminente avvio di un percorso di collaborazione con le Regioni, per garantire all’Agenzia un effettivo funzionamento all’interno del contesto normativo e istituzionale vigente.
Rispetto all’Inl, è stata innanzitutto espressa la volontà di presidiare la scelta intrapresa con la costituzione dell’Agenzia, per garantirne il proseguimento. Il Ministro ha quindi convenuto sulla necessità di valutare lo stanziamento, all’interno della legge di stabilità, di risorse che evidenzino la volontà politica di proseguire nella direzione avviata.
Riguardo al Ministero del Lavoro e alla sua riorganizzazione, si è precisato che la struttura amministrativa resta sostanzialmente invariata, con un aumento delle funzioni di orientamento e controllo, essendosi ridotte le componenti gestionali. Il decreto di riorganizzazione consegnatoci ad agosto è in corso di modifica, per la necessità di raccordarlo con il ddl sul contrasto alla povertà, che attribuisce particolari compiti al Ministero. Dopo che ciò sarà avvenuto, vi è stato l’impegno del Ministro a presentarlo nuovamente al tavolo sindacale, per illustrarne i contenuti.
Sulle progressioni economiche, il Ministro ha convenuto sull’esigenza di avere criteri unitari per i lavoratori dei tre soggetti coinvolti ed ha altresì informato di un’interlocuzione avviata con il MEF, rispetto alla quale sono in attesa di risposta. Da ultimo, il Ministro ha dichiarato che, assieme ai Ministri della PA e dell’Economia e agli altri Ministri interessati, valuteranno la possibilità di prorogare ulteriormente le graduatorie dei concorsi, per facilitare l’immissione in ruolo di ulteriore personale, in particolare dirigenziale.
Il giorno dopo, invece, 4 ottobre u.s., al tavolo delle progressioni economiche, la Direttrice Generale del Personale e il Segretario Generale del Ministero del Lavoro hanno informato le OO.SS. che il FUA 2016 non è stato ancora certificato e che vi è il forte rischio che vi sia anche un robusto taglio della parte variabile del FUA da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
A questo punto, vista la necessità di dare risposte tangibili ai lavoratori, pur restando il nostro impegno di arrivare alla definizione dei criteri relativamente alle progressioni economiche, il cui accordo resta condizionato ad una valutazione sulla congruità delle risorse complessive del FUA e all’esito del confronto avviato riteniamo URGENTE rilanciare lo stato di agitazione proclamato, avviando subito tutte le iniziative necessarie a tutelare i lavoratori.
Roma,11 ottobre 2017
FP CGIL
Salvatore Chiaramonte
CISL FP
Angelo Marinelli
UIL PA
Gerardo Romano