PROGRESSIONI ECONOMICHE FACCIAMO CHIAREZZA!!!!!!
Perché fare chiarezza? E’ questa la domanda che ci siamo posti in questi giorni. Infatti è giusto criticare se alla base ci sono argomenti tecnico-contrattuali e politici. In caso contrario la critica diventa populismo e fa male a chi lavora e aspetta i giusti riconoscimenti per l’impegno profuso.CGIL CISL UIL UNSA e FEDERAZIONE INTESA hanno messo in campo, dal 26 aprile ad oggi, ogni iniziativa utile al fine di raggiungere gli obbiettivi prefissati e, al momento, sia pure con qualche lieve ritardo stanno ottenendo quanto convenuto con il ministro Orlando. In una fase politica ed economica così complessa, come quella attuale, non è cosa da poco.Noi badiamo ai fatti concreti: tra nessun accordo ed un accordo abbiamo scelto di costruire un percorso condiviso al fine di raggiungere obbiettivi concreti in favore di tutti i lavoratori della giustizia. Per meglio comprendere i contenuti di questo percorso riportiamo una breve analisi la quale consentirà ai lavoratori di capire anche quali saranno gli sviluppi futuri che deriveranno dalla completa applicazione dell’accordo del 26 aprile 2017.
Sulla base della normativa vigente (art. 45 D.L.vo 165/2001 e CCNL2006/2009 comparto ministeri, sottoscritto da tutte le organizzazioni sindacali) le progressioni economiche all’interno delle aree nei ministeri (e in tutte le altre pubbliche amministrazioni) vengono finanziate con le risorse del FUA (precisamente con la parte fissa del Fondo Unico di Amministrazione ossia con le somme che essendo finanziate ogni anno dalla legge di stabilità hanno carattere di certezza e stabilità). Pertanto non esiste una modalità diversa per attribuire ai lavoratori progressioni economiche.
Nell’ordinamento professionale vigente, delineato dal citato CCNL 2006/2009, sottoscritto da tutte le organizzazioni sindacali, in ciascuna figura professionale le originarie posizioni economiche e giuridiche sono state sostituite con posizioni solo economiche per cui all’interno della stessa figura professionale le progressioni possono solo essere economiche. Il predetto ordinamento consente sì il passaggio da un profilo all’altro nell’ambito della stessa area malo stesso avviene attraverso un altro istituto, che si chiama flessibilità (artt.16 CCNL2006/2009 e 20 CCNI Min. Giustizia), ed attraverso un’altra e distinta procedura. Inoltre l’accordo del 26 aprile relativo al DOG prevede, oltre ai passaggi economici, anche la realizzazione della predetta flessibilità ossia la possibilità (a domanda del lavoratore) di cambiare profilo professionale. Tale accordo, sarà recepito con decreto del Ministro Orlando, che sarà emesso entro fine mese,come dallo stesso assicurato nella riunione del 13/9 u.s.
Il numero dei passaggi economici concordati il 13 settembre scorso è stato determinato dalla entità delle somme stanziate per tale scopo. La trattativa che ha definito l’ammontare delle somme da destinare alle progressioni, che si è svolta lo scorso 22 giugno, è stata particolarmente complessa ed intensa attesa la necessità per le scriventi oo ss di ottenere il massimo possibile peri lavoratori. Le progressioni sono state distribuite secondo la stessa percentuale (28% circa)per ciascun profilo professionale e per ciascuna posizione economica, senza eccezioni. Nella definizione dei punteggi, che hanno dovuto armonizzare le esigenze di tutti i Dipartimenti,si è seguito il principio generale della equa ponderazione della anzianità di servizio (max 30 punti)e dei titoli di studio (max 30 punti), riconoscendo un punteggio anche ai titoli di studio inferiori(scuola primaria e scuola secondaria di primo grado) visto che le progressioni riguardano tutte e tre le aree professionali. Nessun punteggio è stato previsto per la valutazione del lavoratore da parte della dirigenza dell’ufficio e/o per la formazione né è stata prevista, come in altri ministeri,una prova selettiva. E’ stata concordata solo una formazione successiva in favore dei vincitori delle procedure.
La questione relativa ai titoli di studio specialistici (master, specializzazioni etc), come da nota a verbale sottoscritta da tutte le scriventi, non è stata inserita tra i criteri delle progressioni a causa della contrarietà delle Amministrazioni di tutti i Dipartimenti. Infatti le stesse hanno addotto motivazioni relative alla tempistica ristretta delle procedure (entro la fine dell’anno). Riteniamo che ciò sia totalmente addebitabile alla responsabilità delle Amministrazioni stesse, inconsiderazione del fatto che le scriventi già dal maggio scorso hanno più volte sollecitato le controparti a sottoscrivere nei tempi l’accordo.
Per quanto riguarda il DOG la esclusione dalle progressioni economiche dei cancellieri e degli ufficiali giudiziari vincitori delle procedure ex art. 21 quater L. 132/2015, o di coloro che conseguano il passaggio prima della fine della procedura relativa alle progressioni economiche,è stata decisa al fine di evitare che gli stessi, in ragione del punteggio per anzianità e titoli,cumulassero, oltre al passaggio di area, anche il beneficio della progressione economica (F5 oF6).
Si rammenta inoltre che, dopo l’accordo del 26 aprile relativo al DOG, a seguito della sottoscrizione dell’accordo sulle progressioni economiche il 13 settembre us, si procederà:a) alla definizione delle procedure per i passaggi di profilo all’interno delle aree (cambio,a domanda, del profilo professionale di appartenenza), previa rimodulazione delle dotazioni organiche di area;b) alla definizione delle procedure per il passaggio immediato di 270 ausiliari nell’area seconda, con relativa graduatoria aperta per ulteriore scorrimento;c) alla estensione ope legis dell’art. 21 quater alle altre figure tecniche ex b3 di tutti i Dipartimenti (su quest’ultimo punto il Ministro ha ribadito il suo personale impegno);d) allo scorrimento delle graduatorie ex art. 21 quater, ossia al progressivo inquadramento in area terza entro giugno 2019 dei cancellieri e degli ufficiali giudiziari collocati nella medesima graduatoria.
L’obbiettivo primario di CGIL CISL UIL UNSA e FEDERAZIONE INTESA è anche quello di conseguire, già nel 2018, ulteriori progressioni economiche (secondo gli impegni già assunti con l’amministrazione) e di prevedere nell’organizzazione giudiziaria, come per gli altri dipartimenti, le posizioni organizzative e/o la indennità di direzione, anche attraverso un adeguato rifinanziamento del FUA. Abbiamo, con le nostre continue pressioni, avviato un percorso graduale che coinvolgerà tutti i lavoratori della Giustizia.
Roma, 20 settembre 2017
Confsal- Unsa FPCGIL CISL FP UILPA Intesa FP
Battaglia Grieco Marra Amoroso Ratti