INPS: Unitario – Cambi di profilo – Esperti di materia e andamento produttivo

28 Luglio 2017

Una riunione con tre argomenti all’ordine del giorno quella che si è svolta il pomeriggio di mercoledì tra l’Amministrazione e le Organizzazioni sindacali. Sul primo tema, la disciplina in materia di mobilità orizzontale tra i profili professionali, la Delegazione di parte datoriale aveva inviato nei giorni scorsi un testo rispetto al quale abbiamo chiesto ed ottenuto una serie di modifiche che lo rendono coerente rispetto ai principi ai quali si ispirava il precedente accordo del 2001. In primo luogo si riafferma la regola che i contingenti dei passaggi dal profilo amministrativo a quelli specialistici (informatico, geometra-perito industriale e sanitario) sono definiti coinvolgendo le Organizzazioni sindacali, stante le ricadute di carattere economico che i numeri dei profili specialistici producono sul fondo per il salario accessorio delle aree professionali. In aggiunta a tale modifica si reintroduce, rispetto alla prima versione della bozza di accordo che al contrario contemplava un’eccezione incomprensibile, stante la dipendenza degli ispettori dall’INPS, la possibilità anche per il personale della vigilanza di accedere, su domanda, al cambio di profilo verso analoga posizione economica dell’ambito professionale amministrativo dopo almeno 5 anni di inquadramento nel profilo specialistico. Sul secondo argomento, il protocollo di intesa relativo alla definizione dei “Criteri di selezione dei docenti esperti di materia e contestuale regolamentazione delle richieste interregionali per interventi formativi”, abbiamo chiesto ed ottenuto che il bacino dei potenziali candidati, ad essere inseriti negli elenchi centrali e regionali dei docenti esperti di materia, fosse aperto a tutto il personale dell’Istituto senza alcuna limitazione a specifiche aree professionali. Sull’ultimo punto all’ordine del giorno è intervenuto il Direttore centrale della Pianificazione e controllo di gestione che ha illustrato i dati consolidati riferiti al consuntivo 2016. A tale riguardo se sul versante della produttività, e quindi della liquidazione dell’incentivo ordinario, non vi sono particolari problemi, se non quelli “atavici” di alcune regioni che, presentando un volume di produzione tale da non “coprire” il personale in forza, vanno sotto rispetto al famigerato parametro 124 (elemento questo che dovrebbe indurre ad un maggiore utilizzo della sussidiarietà interregionale), dal lato della qualità persistono, ad eccezione di alcune sedi che hanno visto migliorare i dati in sede di assestamento, i problemi che segnalammo lo scorso mese di marzo quando furono presentati i primi dati di chiusura del 2016: a tale riguardo abbiamo chiesto all’Amministrazione che, prima dell’approvazione della Relazione sulla performance 2016, venga fatto un ulteriore approfondimento, con i Direttori regionali/Direttori di Coordinamento metropolitano ed i rispettivi Direttori provinciali e di Filiale, affinché sia ridotto il gap tra i parametri delle sedi collocate a 100 e quelli delle realtà territoriali che permangono a 90. Al termine della riunione abbiamo ribadito all’Amministrazione la necessità che entro la fine dell’anno venga attivata, così come previsto dal Verbale di intesa di maggio 2016, la sessione specifica di recupero per le progressioni economiche all’interno delle aree professionali con decorrenza 2018.

FP CGIL/INPS
Matteo Ariano 
CISL FP/INPS
Paolo SCILINGUO 
UIL PA/INPS
Sergio CERVO 

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