Il 19 luglio a Roma per dire al Parlamento che un Paese Sicuro non può prescindere dal riconoscimento del fondamentale ruolo dei Vigili del Fuoco, veri e insostituibili Professionisti del Soccorso.
È passato un anno da quando, dopo il terribile disastro ferroviario avvenuto in Puglia, l’allora Presidente del consiglio Matteo Renzi promise cospicui investimenti per i valorosi Vigili del Fuoco. Promesse ribadite anche dall’attuale Presidente Paolo Gentiloni durante la devastante emergenza che ha colpito le regioni del centro Italia.
Ora il Sud del Paese brucia e i Vigili del Fuoco sono chiamati dal nord in aiuto dei colleghi del Sud. Come sempre, con spirito di abnegazione, i Vigili del Fuoco partono e, dopo aver guidato 25/30 ore gli stessi mezzi che usavano venticinque anni fa, iniziano l’operazione di spegnimento. Alcuni si sono pagati un pasto frugale, altri hanno dovuto provvedere di tasca propria per il rifornimento dei mezzi.
Cosa sta succedendo? Succede che, proprio in questi giorni, sotto i colpi delle continue emergenze, si manifestano tutte le contraddizioni di una politica confusa che, da un anno a questa parte, promette soluzioni vaghe e prive di un obiettivo definito, se non le semplici compatibilità economiche. E proprio le compatibilità economiche, in vista dei Decreti che porteranno alla stesura della Legge di stabilità, fanno vacillare il castello di promesse astratte elargite alla ricerca di un consenso politico che, molto spesso, si scontra con gli interessi e i bisogni di sicurezza dei cittadini. E così il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco diventa terreno di discussioni infinite. Di chi sono le responsabilità?
Nel frattempo, per i Vigili del Fuoco si sta discutendo la ripartizione di un fondo che servirà, nella migliore delle ipotesi, a sopperire al venire meno del bonus di 80 euro elargiti da Renzi (bonus che verrà sospeso a fine anno), creare un modesto aumento delle indennità oltre a fare una piccola manutenzione ad un ordinamento che non corrisponde alle esigenze del Corpo.
Poco per riconoscere il ruolo fondamentale dei Vigili del Fuoco nella gestione delle emergenze.
La FP CGIL ha evidenziato tutti questi problemi e, visto l’incerto incedere del Governo in materia di assunzioni, ha confermato, ieri, assieme a FNS CISL lo stato di agitazione dei Vigili del Fuoco e un presidio che si terrà a Roma, Piazza di Montecitorio, il giorno 19 luglio, dalle ore 10.00 alle ore 14.00 Per la Fp Cgil VVF il tema legato all’occupazione rimane uno dei punti cardine della piattaforma La FP CGIL prosegue la lotta per dire al Parlamento che un Paese Sicuro non può prescindere dal riconoscimento del fondamentale ruolo dei Vigili del Fuoco, veri e insostituibili Professionisti del Soccorso.
Coordinatore Nazionale FP CGIL VVF
Mauro GIULIANELLA