STATO DI AGITAZIONE
La costituzione delle due Agenzie del Ministero del Lavoro, nelle intenzioni dichiarate dal precedente Governo e dall’attuale Ministro del Lavoro, avrebbe dovuto migliorare l’attività del Ministero.
Infatti avremmo dovuto avere un Ministero più snello, a livello centrale, in grado di dare indicazioni alle due Agenzie e monitorarne l’attività.
Le due Agenzie, con compiti specifici e operativi, avrebbero potuto più facilmente realizzare i compiti assegnati, giovandosi del fatto di avere maggiore autonomia.
Questo era scritto nel libro dei sogni, mentre dal 1 gennaio di quest’anno tutti i lavoratori dei tre soggetti si sono svegliati a vivere lo stesso incubo: attività bloccate, assenza di direttive o peggio indicazioni confuse, totale mancanza di coordinamento fra i lMinistero e le due Agenzie.
Possiamo anzi dire che i vertici politico/amministrativi sembrano alacremente impegnati a boicottarsi a vicenda.
Così, l’INL che avrebbe dovuto migliorare le attività ispettive si è trovato prigioniero di una guerra tra Amministrazioni e i numeri dell’attività ispettiva sono in calo, mentre l’Anpal – che nelle intenzioni del Jobs Act avrebbe dovuto finalmente introdurre le politiche attive del lavoro – continua a essere bloccata.
Contemporaneamente il Ministero vive una fase di stallo, tant’è vero che ad oggi del DM di riorganizzazione ancora non c’è traccia.
Si sottolinea inoltre che a tutt’oggi ancora non ci è dato conoscere con esattezza la suddivisione delle risorse del Fondo Unico di Amministrazione (FUA) 2017 necessarie non solo ad erogare le somme del salario accessorio ma anche a programmare le eventuali progressioni economiche per i tre enti.
In questo contesto, il vertice politico del Ministero, che aveva voluto la costituzione delle due Agenzie, sembra totalmente assente, come se la cosa non incidesse pesantemente sia sull’attività istituzionale, con ricadute negative sui servizi ai cittadini, che sui lavoratori di tutti e tre gli enti costretti ad operare in condizioni limite.
Per tutte queste ragioni, riteniamo doveroso ampliare lo stato di agitazione già proclamato per l’Inl al personale di Anpal e del Ministero del Lavoro.
Roma, 17 luglio 2017
FPCGIL CISL FP UILPA
MatteoAriano Antonella La Rosa Angelo Vignocchi
Giuseppe Palumbo