Nella giornata di ieri si è svolto l’ennesimo incontro al DAP per discutere dei criteri di ridimensionamento delle dotazioni organiche del Corpo di Polizia Penitenziaria nelle sedi extra moenia.
La parte pubblica ha aperto la discussione precisando che a giorni uscirà il D.M. sulle suddette dotazioni organiche e quindi era necessario chiudere la discussione sui criteri da utilizzare per procedere al ridimensionamento del numero di unità di Polizia Penitenziaria presenti nelle stesse.
La FP CGIL ha aperto il suo intervento evidenziando che in una situazione drammatica come quella che vive oggi il Corpo di Polizia Penitenziaria, con un organico ridotto di circa 8500 unità, è del tutto evidente che non è più tollerabile che vi sia nelle carceri una carenza di personale che supera il 30% e nelle sedi extra moenia un esubero di poliziotti. Questo stato di cose impone un processo di razionalizzazione delle risorse che va messo in atto immediatamente, poiché con il piano ferie la carenza di personale negli istituti è maggiormente sentita. A dimostrazione di questo vi sono le molteplici manifestazioni di protesta che la FPCGIL, spesso al fianco di altre sigle sindacali, sta organizzando su tutto il territorio nazionale. Non avremo nuovi agenti a disposizione prima di dicembre e i pochi che sono stati assunti non sono sufficienti a colmare il vuoto lasciato dai pensionamenti,quindi è necessario definire oggi stesso i criteri per operare il ridimensionamento delle dotazioni organiche delle sedi extra moenia, per poter poi procedere non appena viene firmato il citato decreto dal Ministro della Giustizia. Ovviamente i criteri da adottare sono quelli concordati già dal mese di dicembre e che sono stati riassunti nei cinque punti allegati alla convocazione di ieri.
Alcune sigle sindacali hanno respinto la proposta, altre hanno concordato con i primi quattro punti, respingendo il quinto – quello che prevede la restituzione di parte del personale delle sedi extra moenia alle sedi di appartenenza -, ma la parte pubblica si è impegnata a procedere sulla base dei cinque punti presentati.
Aspettiamo il Capo del Personale, il Capo del Dap e il Ministro della Giustizia, che dovrà firmare il decreto al più presto, alla prova dei fatti.
Vi terremo costantemente informati sui futuri sviluppi della vicenda.
Roma, 6 luglio 2017
Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Polizia Penitenziaria
Massimiliano Prestini