VVF: Supporto psicologico tra pari – Lettera ai vertici

14 Giugno 2017

Roma, 14 giugno 2017

Al Capo Dipartimento Vigili del Fuoco,
Soccorso Pubblico e Difesa Civile
Dott. Bruno FRATTASI

Al Vice Capo Dipartimento Vicario
Capo del CNVVF
Dott. Ing. Gioacchino GIOMI

Al Direttore Centrale per l’Emergenza
Dott. Ing. Giuseppe ROMANO

Al Direttore Centrale per la Formazione
Dott. Ing. Emilio OCCHIUZZI

All’Ufficio Sanitario Medicina
del Lavoro e Formazione Sanitaria
Prof. Pierluigi FORTEZZA

e, p.c. Al Responsabile dell’Ufficio III: Relazioni Sindacali
Dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI

Oggetto: Supporto Psicologico tr
a pari.

Dal lontano 2007 l’Amministrazione ha deciso di affrontare il problema legato al supporto psicologico al personale vigile del fuoco attraverso l’istituzione di un gruppo di lavoro in capo alla Direzione Centrale per la Formazione e all’Ufficio Sanitario, Dirigente dell’Area Medicina del Lavoro e Formazione Sanitaria.
Ci risulta che il gruppo di lavoro ha concluso il proprio incarico e presentato un progetto nel 2008. Nel marzo 2009 è stata istituita la “Commissione Permanente
per il Supporto Psicologico al personale operativo coinvolto in eventi critici”. Il modello scelto è stato quello del supporto tra pari, metodo applicato dall’Amministrazione in taluni eventi particolarmente rilevanti occorsi negli anni.
Nonostante le indicazioni pervenute dalla Commissione e le diverse ricognizioni effettuate sul territorio da parte della Direzione Centrale per la Formazione, i percorsi formativi da somministrare al personale individuato, ad oggi, non sono ancora stati definiti, con una conseguente ricaduta negativa nei confronti del personale in servizio.
Questa mancanza ha reso, altresì, impossibile confezionare un percorso informativo-formativo da sottoporre al personale operativo neo assunto il quale, per la particolarità del ruolo svolto, il vigile del fuoco, necessita, a nostro avviso, di un quadro di insieme che sia il più ampio possibile nell’ambito della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
Pertanto, ci sembra superfluo rammentare come, facendo riferimento al D.Lgs. 81/08 art. 28 comma 1 (Oggetto della valutazione dei rischi), al D.Lgs.106/2000 art. 18 (dove si stabilisce che le valutazione del rischio devono riguardare tutti gli aspetti della sicurezza e della salute dei lavoratori) nonché, da un più ampio
quadro normativo riguardante gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari tra i quali anche quelli rappresentati dallo stress da lavoro correlato, secondo i contenuti dell’accordo europeo del 08.10.2004 (Accordo Europeo sullo Stress sul Lavoro), tali aspetti afferiscono all’auto protezione ed al benessere dell’ambiente di lavoro, che impongono l’Amministrazione di affrontare l’argomento in maniera maggiormente incisiva rispetto a quanto fatto fino ad oggi.
La Fp Cgil VVF non può più tollerare che taluni aspetti, strettamente legati all’attività lavorativa del Vigile del Fuoco e che impongono attenzioni di ordine psicosociale, siano ancora relegati ad interventi occasionali.
Inoltre, è inaccettabile che, a 10 anni di distanza dall’istituzione del gruppo di lavoro, non sia ancora previsto un supporto capillarmente ed uniformemente diffuso sul territorio.
Riteniamo, quindi, improcrastinabile l’avvio di un confronto sul tema in questione atto a recuperare il tempo perduto, affrontando con efficacia l’argomento.
Diversamente, ci vedremo costretti ad agire di conseguenza, denunciando agli organi preposti, a tutti i livelli, la mancata applicazione della normativa vigente in
materia di tutela alla salute del personale, collettiva ed individuale.
In attesa di un sollecito riscontro si porgono distinti saluti.

Il Coordinatore Nazionale
FP CGIL VVF
Mauro GIULIANELLA


X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto