VVF: Tre passi importanti per i Vigili del Fuoco

16 Gennaio 2017

Tre passi importanti per i Vigili del Fuoco

 
 

16.01.2017 – Facciamo nostro il documento redatto dal Coordinamento Provinciale di Fp Cgil VVF del Comando di Verona ringraziando, sin da subito, i compagni Luca Cipriani e Andrea Residori per lo spessore politico espresso con il lavoro svolto.

Nel condividere appieno quanto rappresentato nel documento, il Coordinamento Nazionale pone al centro i tre punti cardine della proposta definendola fortemente ancorata al procedimento negoziale e contrattuale come sempre rivendicato dalla Cgil.  

L’orgoglio
ferito dei Professionisti del soccorso. Il nemico non è mai esistito
ma i risultati non sono mai arrivati. Perché?

La
proposta:

“TRE
PASSI IMPORTANTI PER I VIGILI DEL FUOCO”

Pochi,
scarsamente retribuiti, in balia degli eventi sotto il profilo
previdenziale, con una copertura assicurativa parziale contro gli
infortuni, spesso costretti a lavorare con dispositivi di protezione
vetusti e mezzi di soccorso obsoleti.

Sono
i Vigili del Fuoco, il Corpo più amato dagli Italiani, secondo i
dati ISTAT, ma anche il Corpo meno riconosciuto del Pubblico Impiego.

Questo
è l’inquietante quadro che, sconfessando i sostenitori del sistema
“pubblicistico”, emerge dalla lettura di due interessanti e
articolate elaborazioni pubblicate sul sito del Ministero
dell’Economia e Finanze (conto economico 2016) e sul sito dell’ARAN
(rapporto semestrale sugli stipendi dei pubblici dipendenti). Di
seguito troverete alcuni dati. I file completi sono reperibili sui
siti degli Enti.

Ma
innanzitutto una domanda sorge spontanea: perché accade questo?

Perché
la bulimia ministeriale non conosce limiti. Infatti, nonostante sia
palese la contraddizione organizzativa, nei primi 15 anni di questo
secolo, grazie a politiche quantomeno contraddittorie e con l’aiuto
non occasionale di rappresentanti falsamente autonomi, si è sempre
più sovradimensionato il sistema di controllo esercitato sui Vigili
del Fuoco, che si ritrovano così completamente asserviti alla
struttura prefettizia del Ministero dell’Interno, privati della
possibilità di decidere una qualsiasi strategia di sviluppo del
Corpo.

Non
a caso, in pochi anni, la struttura prefettizia è più che
triplicata, mentre i Vigili del Fuoco hanno dovuto subire tagli che
hanno portato il Corpo molto vicino al collasso. Eppure, si potrebbe
creare un consistente risparmio per lo Stato, migliorando nel
contempo le condizioni di lavoro dei Vigili del Fuoco e la qualità
del soccorso, unificando, presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri, la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco, assegnando a
questi ultimi il ruolo di cerniera nazionale nel raccordo con le
Regioni e gli Enti locali.

Ma
torniamo alla pessima situazione dei pompieri.

Un
esempio per tutti? Negli ultimi 10 anni ai Vigili del Fuoco è stata
tolta anche la possibilità di contrattare le loro condizioni di
lavoro, istituendo un sistema definito “pubblicistico” che nei
fatti crea una serie di distorsioni che sottraggono autonomia
decisionale ai professionisti del soccorso. Strumenti di distrazione
che generano una “confusione burocraticamente organizzata” tale
da non permettere ai Vigili del Fuoco di individuare i responsabili
di questa inaccettabile situazione (il famoso “dividi et impera”
tanto ripetuto nelle sedi di servizio quando si parla del Ministero
dell’Interno).

Nei
fatti, dopo aver passato gli ultimi 10 anni del secolo scorso ed i
primi cinque di questo a sistemare i contratti di lavoro e
semplificare l’organizzazione, i Vigili del Fuoco hanno dovuto
subire, dal 2006 ad oggi, un ritorno del potere burocratico, che ha
distrutto quanto di buono era stato fatto in precedenza. Una
situazione inaccettabile, anche in considerazione della
professionalità che i Vigili del Fuoco hanno acquisito.
Professionalità riconosciuta dai cittadini del nostro Paese che, a
fronte della fragilità del territorio, individuano nei Vigili del
Fuoco un preciso riferimento.

Qualcuno
si accontenta della spicciola manutenzione di un sistema che ha già
manifestato ampiamente i propri limiti. Riteniamo sia invece giunto
il tempo di ritornare a progettare un grande futuro per i Vigili del
Fuoco e per il nostro Paese.

Quindi,
presentiamo la nostra proposta che, pur in un’ottica di
razionalizzazione delle risorse, può garantire un efficace sistema
di soccorso.

La
nostra proposta, “Tre passi importanti per i Vigili del Fuoco”:

Dotare
i Vigili del Fuoco di un contratto di lavoro che ricomprenda doveri,
diritti e voci retributive, annullando tutti quegli
orpelli che sono contenuti negli infiniti decreti ministeriali. Con
questa operazione, garantire alle lavoratrici ed ai lavoratori del
Corpo una retribuzione idonea al lavoro svolto ed un trattamento
previdenziale ed assicurativo adeguato alle condizioni di lavoro ed
i rischi dell’attività.


Responsabilizzare
la Dirigenza Tecnica del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco,
eliminando la sovrapposizione della struttura prefettizia e
snellendo così la configurazione centrale. I risparmi dovrebbero
essere impiegati per i bisogni dei territori.


Unificare,
presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Vigili del Fuoco e
Protezione Civile, garantendo così un forte raccordo fra struttura
nazionale (Vigili del Fuoco) e strutture regionali e territoriali
(Protezione civile). Così facendo, si creerebbero risparmi e si
riconoscerebbe il ruolo esercitato dai Vigili del Fuoco, che
quotidianamente h24 svolgono una insostituibile attività
multidisciplinare
di prevenzione, protezione e soccorso a favore delle popolazioni.

Invitiamo,
pertanto, le forze politiche a farsi interpreti di questa
straordinaria opportunità di crescita del nostro Paese. 

All’interno del documento pubblicato sarà possibile visionare alcune tabelle esplicative e ulteriori contributi che oltre a completare il lavoro lo rendono più facilmente compressibile.

 

 
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto