AGENZIA DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI
E’ INIZIATA LA FASE ORGANIZZATIVA
L’UNICA VIA PER LA SOLUZIONE DEI PROBLEMI E’ QUELLA CONTRATTUALE
Si è tenuto il 21 dicembre scorso il previsto incontro tra il Direttore del Personale e le OO.SS. in merito alla organizzazione della nuova Agenzia, che vede l’AAMS, azienda autonoma del MEF, incorporata nell’Agenzia delle dogane, dotata di piena autonomia gestionale e organizzativa. Le inevitabili difficoltà derivano proprio dalla necessità di far dialogare due strutture diverse tra loro, di imporre nel più breve tempo possibile alle strutture dei Monopoli cambiamenti nella propria organizzazione del lavoro che dovrà essere funzionale agli obiettivi strategici assegnati: termini come ” missione”, “processi lavorativi“, “risorse assegnate ed utilizzate in funzione dell’obiettivo“, “consuntivazione dei risultati” dovranno diventare di uso comune anche per il personale dei Monopoli.
Proprio in considerazione di ciò è importante quanto comunicato dall’Amministrazione nel corso della riunione, sia per quanto riguarda gli organici, sia per i tempi previsti per completare l’incorporazione.
La nuova Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che prevede il ruolo unico del personale, viene istituita con una dotazione organica definitiva di 12.519 unità di personale ed una conseguente carenza organica di 748, dissipando paure sugli eventuali esuberi e messa in mobilità del personale.
Il vertice della nuova agenzia sarà costituito da:
– un Direttore Generale,
– un Direttore del Personale,
– due Vicedirettori. Nella prima fase queste due figure non saranno simmetriche assumendo una l’incarico di Vice Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che avrà la delega di uno studio sulle accise, e l’altra di Vice Direttore dei Monopoli.
Nel corso del 2013 si avvieranno le operazioni necessarie per il superamento delle duplicazioni, con precedenza alle attività di supporto. Nella fase iniziale le strutture AAMS e Dogane saranno tenute separate, a regime si libereranno risorse da integrare nelle attività di provenienza ( viene esclusa nell’immediato una forma di osmosi). L’operazione dovrà terminare entro tre anni.
Per quanto attiene la questione delle due sezioni, i legali da noi interpellati hanno manifestato “forte criticità” in merito alla utilità di presentare ricorsi, definendo ” neutra” l’eventuale sentenza favorevole all’abolizione delle due sezioni poiché non porterà nessun vantaggio ai lavoratori, considerato che le Agenzie Fiscali hanno per legge la facoltà di organizzarsi autonomamente in funzione degli obiettivi strategici loro assegnati dalla convenzione stipulata con il MEF.
Pensiamo invece che, paradossalmente, le due sezioni previste dal decreto attuativo possano essere utili per evitare al personale aams perdita di professionalità e per garantire loro adeguati sviluppi professionali evitando il rischio di una incorporazione “selvaggia”, con tutte le conseguenze ovvie: per esempio, considerato che sarà necessario nell’immediato istituire anche per i Monopoli le posizioni organizzative e di responsabilità, così come previsto dal CCNL, è evidente che gli interpelli per il conferimento degli incarichi nella sezione AAMS, dovranno riguardare esclusivamente il personale dei Monopoli. Idem per quanto riguarda le progressioni economiche: le dogane stanno completando le loro per il 75% del personale, c’è la possibilità di completare il percorso per il restante personale. È necessario avviare esclusivamente per il personale dei monopoli una progressione economica, che potrebbe risultare facilitata con l’esistenza delle due sezioni.
Diverso il problema dell’equiparazione dell’indennità di Agenzia. Premesso che per la CGIL la soluzione è di natura contrattuale essendo l’indennità di Agenzia finanziata con le risorse fisse e ricorrenti del Fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività , è possibile, in prospettiva, qualora persistesse una discriminazione economica tra il personale, presentare ricorsi al giudice del lavoro. Riteniamo i ricorsi al giudice “estrema ratio”, in quanto deve essere ben chiaro che eventuali sentenze negative rischiano di mettere in difficoltà la soluzione del problema anche per via contrattuale.
Roma, 27 dicembre 2012
CGIL FP Nazionale
Comparto Agenzie Fiscali
Luciano Boldorini